Vivere la gioia dell’amore in famiglia (V): In montagna

Alberto e Marianna organizzano, insieme ad altri appassionati, delle gite in montagna pensate anche per le famiglie con bambini piccoli. In occasione dell’anno “Famiglia Amoris Laetitia”, proponiamo una serie di testimonianze di famiglie che vivono le sfide di ogni giorno in una prospettiva cristiana.

Immagina di camminare in montagna, un sabato mattina qualunque. A un certo punto, sbuca da un sentiero una coppia di ragazzi, seguita da un’altra, poi alcune persone più grandi, e anche dei bambini: bambini piccoli, medi, grandi, ragazze, ragazzi. Decine di persone, chi più stanco, chi meno. E tra loro troverai Alberto e Marianna, sposati da vent’anni e con due figli, che organizzano una volta al mese queste gite per famiglie.

“Qualche anno fa, - racconta Alberto - sul sagrato del Duomo di Milano, dopo una messa per la Novena dell’Immacolata, insieme ad alcuni amici abbiamo avuto questa idea: organizzare delle gite in montagna per famiglie”. “Il nostro motto - continua Marianna - è quello di condividere dei sogni di ascensione: la natura, la montagna, ti mette davanti alla Creazione in tutto il suo splendore”.

"Il nostro motto è quello di condividere dei sogni di ascensione" (Marianna)

Non c’è un numero fisso di partecipanti, e Alberto e Marianna fanno parte del gruppo organizzativo, ma ci sono state gite da trenta persone fino ad arrivare a un centinaio: “Io ho sempre avuto la passione per la montagna, - continua Alberto - e mi piace l’idea di mettere insieme le famiglie in questa dimensione. Per fare questo bisogna studiare i percorsi che possano far divertire un pubblico anche molto eterogeneo, perché si parte dal bambino che ha imparato da poco a camminare all’alpino esperto. Quando siamo tanti ci dividiamo anche in tre o quattro gruppi, a seconda dell’esperienza, per poi ritrovarci in momenti di condivisione come il pranzo o la Santa Messa”.

Camminando si creano amicizie, e chi vuole può condividere anche dei momenti di preghiera

“Non c’è un programma fisso, - aggiunge Marianna - se non quello di arrivare alla meta, ognuno secondo il proprio passo. Per esempio quando abbiamo fatto la gita sul Monte Generoso c’erano tre opzioni: la ferrata, un sentiero molto ripido e un sentiero più lungo ma meno esigente. Camminando si creano amicizie, e chi vuole può condividere anche dei momenti di preghiera, dicendo insieme il Rosario o l’Angelus, per esempio. Tra i partecipanti più affezionati ci sono anche famiglie che partecipano all’Orientamento Famigliare*”.

“Per organizzare queste gite ci vuole passione e tempo, - conclude Alberto - perché la montagna presa alla leggera è pericolosa. Ma la cosa più bella è proprio la preparazione: misurare la differenza tra quello che hai organizzato e quello che succede. Più le persone sono stanche e felici, più siamo contenti. Chiaramente i partecipanti più difficili da coinvolgere sono proprio i nostri figli Cecilia e Matteo, che oggi hanno 19 e 17 anni. Non possiamo certo obbligarli, ma sono abbastanza affezionati a queste gite e a volte, raramente, partecipano di loro volontà [ride, ndr]”.

Meditare con l’Amoris Laetitia

87. La Chiesa è famiglia di famiglie, costantemente arricchita dalla vita di tutte le Chiese domestiche. Pertanto, «in virtù del sacramento del matrimonio ogni famiglia diventa a tutti gli effetti un bene per la Chiesa. In questa prospettiva sarà certamente un dono prezioso, per l’oggi della Chiesa, considerare anche la reciprocità tra famiglia e Chiesa: la Chiesa è un bene per la famiglia, la famiglia è un bene per la Chiesa. La custodia del dono sacramentale del Signore coinvolge non solo la singola famiglia, ma la stessa comunità cristiana».

260. La famiglia non può rinunciare ad essere luogo di sostegno, di accompagnamento, di guida, anche se deve reinventare i suoi metodi e trovare nuove risorse. Ha bisogno di prospettare a che cosa voglia esporre i propri figli. A tale scopo non deve evitare di domandarsi chi sono quelli che si occupano di dare loro divertimento e intrattenimento, quelli che entrano nelle loro abitazioni attraverso gli schermi, quelli a cui li affidano per guidarli nel loro tempo libero. Soltanto i momenti che passiamo con loro, parlando con semplicità e affetto delle cose importanti, e le sane possibilità che creiamo perché possano occupare il loro tempo permetteranno di evitare una nociva invasione.


* Per approfondire il tema dell'orientamento familiare e conoscere associazioni che se ne occupano in Italia, visita il sitoOeffe - Orientamento Familiare. Le iniziative di orientamento familiare sono rappresentate a livello globale dalla Federazione Internazionale per lo Sviluppo delle Famiglie, IFFD (qui il sito in inglese o spagnolo).