Lavori ordinari e come santificarli (XIII): Musica

Stefania, sposata con Michele e mamma di due figli, è una pianista che si divide tra insegnamento della musica e concerti. In questo articolo racconta di come la musica la aiuti a pregare.

“Quando ci sono ragazzi talentuosi ma che non si applicano - inizia Stefania, concertista e insegnante di musica, laureata in pianoforte, organo e didattica della musica -, divento intrattabile, mi mordo le mani, perché stanno sprecando i loro doni. Sono sempre stata una donna impulsiva, per cui in questi casi chiedo aiuto al Signore, perché mi faccia capire che non posso fare io quello che lo studente non vuole fare”. La passione per la musica di Stefania viene da lontano, dalla sua infanzia.

chiedo aiuto al Signore, perché mi faccia capire che non posso fare io quello che lo studente non vuole fare

“Avevamo un pianoforte in casa - spiega Stefania -, e fin da piccola ero affascinata dallo strumento. Mia mamma fece studiare pianoforte ai miei fratelli, entrambi più grandi di me, ma loro non continuarono. Quando venne il mio momento di imparare, non smisi più. Iniziai a parlare con la musica, mi appassionai alla musica classica, chiedevo ai miei di comprarmi i quarantacinque giri dei più grandi compositori”.

Oggi Stefania insegna in un liceo musicale a Messina, dove vive sin da quando era bambina, e segue personalmente decine di studenti su diversi strumenti: “Per me dare tutto quello che ho imparato ai ragazzi è molto appagante. Cerco sempre di dare qualcosa loro anche oltre la tecnica: spiego che suonare è comunicare. Infatti, quando a una festa ho conosciuto mio marito Michele, musicista e direttore d’orchestra, mi aveva attirato quello che diceva con la musica che proveniva dal pianoforte che stava suonando, prima ancora di vederlo”.

Cerco sempre di dare qualcosa ai miei studenti anche oltre la tecnica: spiego che suonare è comunicare

Come si fa dividersi tra l’insegnamento, la preparazione dei concerti e la famiglia? “Ogni mattina - spiega Stefania - dedico allo studio un paio d’ore. Oggi i nostri figli sono grandi, hanno 25 e 26 anni. Ma in passato è stato molto difficile, perché nella musica si può sempre migliorare, come nella vita interiore: la formazione non finisce mai. I concerti di solito sono la sera, e a volte possono passare anche dei mesi tra l’uno e l’altro: ma per riprendermi fisicamente ed emotivamente dal concerto mi ci vogliono anche un paio di giorni. Durante il concerto, ma anche quando mi esercito, dialogo con il Signore: sorrido, prego, piango, mentre parlo con lui attraverso le note”.

“Devo la mia fede ai miei genitori - continua Stefania -, e in particolare a una mia zia molto devota. Ma con il tempo lasciai un po’ da parte il Signore, finché mi ritrovai molto inquieta: cercavo qualcosa in più, mi mancava qualcosa. Sono sempre stata una donna molto impulsiva, e arrivai a un momento in cui mi sentivo arrabbiata con il mondo, con tutti. Anche quando mi esibivo in concerto non ero contenta: cercavo il bello ma non lo trovavo. Mi mancava qualcosa dal punto di vista spirituale. Tramite amici qui a Messina mi sono avvicinata all'Opus Dei. Dio si è servito dell’Opus Dei per farsi ritrovare da me: mi sono sentita a casa. Con la formazione cristiana che iniziai a ricevere i miei pensieri prendevano finalmente forma e l'inquietudine trovava risposte”.

Anche quando mi esibivo in concerto non ero contenta: cercavo il bello ma non lo trovavo

“La cosa grande che ho scoperto - conclude Stefania - è che quando suono o quando insegno lo faccio con il Signore. Inoltre ho smesso di fare i conti con le persone: prima mi capitava di pensare a quale utilità ci potesse essere in un’amicizia o una conoscenza. Adesso invece so che l’amicizia è fondamentale per avvicinarmi a Dio e per avvicinare gli altri a Dio. E ho anche iniziato a chiedere aiuto agli altri, senza essere troppo orgogliosa. In fondo tutto il concetto di formazione cristiana nell’Opus Dei è un continuo chiedere aiuto agli altri, siamo una famiglia spirituale in cui ci si aiuta spiritualmente in continuazione”. 

Insieme a una sua amica, che come lei è una fedele soprannumeraria dell’Opus Dei, organizzano degli incontri mensili sui temi collegati alla libertà e alla ricerca della felicità, invitando ex-allievi di Stefania e i loro amici. Alla fine di ogni incontro, ovviamente, c’è un momento di condivisione musicale.