«Carlo Acutis è una figura vicina ai ragazzi perché ha vissuto una vita normale, simile alla loro. - dice don Carlos Lopez, cappellano della scuola Argonne - Non ha fondato movimenti né era sacerdote, ma ha coltivato con costanza la preghiera e la fede. Il suo esempio mostra che, attraverso l’Eucaristia, ognuno può avvicinarsi a Dio».
Gli studenti delle medie, accompagnati da don Carlos, il cappellano della scuola, e dai loro docenti, hanno vissuto un’esperienza di crescita spirituale e culturale nella parrocchia Santa Maria Segreta a Milano, dove hanno avuto modo di conoscere e scoprire il beato Carlo Acutis.
«Abbiamo seguito un percorso all’interno della chiesa costituito da tre tappe. - racconta il professore Andrea Bruschi - Davanti alla pala d’altare “L’incoronazione della Vergine” del pittore salernitano Pietro Befulco, abbiamo contemplato il mistero di Maria Santissima in Cielo. Quest’opera di grandissimo valore ci ha ricordato la frase del beato Carlo “Tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie”».

Questa prima tappa ha spinto i ragazzi a valorizzare la propria originalità, senza lasciarsi sopraffare da mode passeggere, e a mettere a frutto tutti i talenti che arricchiscono il loro cuore. A tal proposito, uno studente ha fatto notare: «Anche io, come lui, mi sono reso conto di quanto ognuno di noi sia unico, con caratteristiche proprie. C’è chi ha il naso lungo, chi i denti storti – ha osservato – eppure ad un certo punto molti iniziano a seguire le mode e a farsi condizionare dagli altri, finendo per vivere tutti nello stesso modo».
«Il Tabernacolo, al cui interno è rappresentato un cuore con incisa la frase “L’Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo”, è stato scelto come seconda tappa. - continua il professore Andrea Bruschi - Don Maurizio, parroco di Santa Maria Segreta, ha esortato i ragazzi a vivere sempre bene ogni loro dovere: dallo studio allo sport, dalle amicizie alle relazioni in famiglia. Fare bene ciò che è ordinario affinché possa diventare straordinario. E in tutto questo, sostenuti dalla reale presenza di Gesù nell’Eucaristia».
«Infine, davanti alla reliquia del beato, don Maurizio ha sottolineato l’importanza di sentire Carlo come amico, affidandosi a Dio e ricordando quello che il giovane era solito dire: “Non io ma Dio”».
«Sono rimasto molto colpito - aggiunge il professore Andrea Bruschi - dall’intensità della preghiera dei ragazzi: molti di loro hanno voluto pregare insieme davanti alla reliquia, altri, invece, si sono soffermati davanti al Tabernacolo. È proprio vero che dai piccoli possono giungere grandi esempi».
Dopo la visita, sono state rivolte ai ragazzi alcune domande e le impressioni sul giovane beato sono state tutte di grande rilievo. Alcuni studenti, colpiti dall’altruismo di Carlo, hanno affermato: «Carlo soffriva molto, eppure non mollava, pensava sempre agli altri». E ancora: «Dalla storia di Carlo Acutis ho compreso che se si ama Dio, si deve per forza amare coloro che ci circondano, perché siamo tutti fratelli e sorelle».
Anche la grande fede del beato ha lasciato un segno negli studenti. Uno di loro ha condiviso questa riflessione: «Oggi ho capito che andare a Messa, come faceva Carlo, non è poi così male, perché avere Dio come amico è sempre una buona cosa». E un compagno ha aggiunto: «Carlo aveva una saggezza straordinaria e la sua fede in Dio era qualcosa che non molti riescono a immaginare: anche io desidero aumentare la mia fede, o almeno voglio provare a essere come lui. Per quanto riguarda la saggezza, grazie alle frasi che Carlo ci ha lasciato, non sarà così difficile».

Dal 10 al 21 marzo, le Scuole FAES ospiteranno una mostra fotografica dedicata a Carlo Acutis, il giovane quindicenne che sarà proclamato santo il 27 aprile. La mostra racconta attraverso le immagini la storia di un ragazzo, che ha saputo trasformare la sua vita in un messaggio di speranza e fede. A guidarvi in questo percorso saranno alcuni dei nostri studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado Argonne e Monforte.

L’esposizione sarà allestita nella sede di via Amadeo con i seguenti orari:
Lunedì e Venerdì: dalle 17:30 alle 19:30
Sabato: dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00
Per maggiori informazioni, scrivi a eventi@faesmilano.it.
