San Josemaría nella mostra sugli angeli ideata da Carlo Acutis

Sul sito dedicato al venerabile Carlo Acutis è presente una voce di approfondimento sul fondatore dell’Opus Dei e il suo rapporto con gli angeli custodi.

Carlo Acutis, dichiarato venerabile da papa Francesco nel 2018, credeva che il web, sua grande passione, potesse essere usato anche per parlare del Signore e diffondere contenuti. È per questa ragione che nel sito ufficiale a lui dedicato si possono trovare alcune mostre tematiche sulla fede. Una di queste, dedicata alle apparizioni degli Angeli e dei demoni, ospita al suo interno una voce su san Josemaría.

Il fondatore dell’Opus Dei infatti era molto amico degli angeli custodi, che aveva imparato a frequentare grazie ai suoi genitori. Ai tempi del seminario, “lesse in un libro di un Padre della Chiesa che i sacerdoti avevano, oltre all’Angelo custode, un Arcangelo ministeriale. Così, fin dal giorno della sua ordinazione, si rivolse a lui con grande fiducia e semplicità, tanto che si diceva sicuro del fatto che, anche nel caso in cui l’opinione di quell’autore fosse stata sbagliata, il Signore a lui aveva comunque concesso un Arcangelo ministeriale per la fede con cui lo aveva sempre invocato”[1].

San Josemaría chiedeva aiuto al suo angelo custode per questioni spirituali ma soprattutto per questioni materiali, anche molto piccole ma importanti, come il suono della sveglia: “Negli anni che vanno dal 1928 al 1940, quando gli si guastava la sveglia, poiché non aveva denaro per farla riparare, ricorreva con fiducia all’Angelo custode affinché lo svegliasse al mattino all’ora che egli aveva stabilito. Non gli venne mai meno. Perciò lo chiamava affettuosamente il “mi relojerico” (il mio piccolo orologiaio)”[2]. Inoltre fu proprio nel giorno della festa degli angeli custodi che fondò l’Opus Dei, il 2 ottobre del 1928.

Per queste ragioni nei suoi scritti san Josemaría parla spesso dell’amicizia con gli angeli custodi, per esempio:

Abìtuati a raccomandare al suo Angelo Custode ogni persona che frequenti, perché egli l'aiuti a essere buona e fedele, e allegra; perché possa ricevere, a suo tempo, l'eterno abbraccio di Amore di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo e di Santa Maria[3].

Abbi confidenza col tuo Angelo Custode. —Trattalo come un amico intimo —lo è— ed egli saprà renderti mille servizi nelle faccende abituali d'ogni giorno.

Conquìstati l'Angelo Custode di colui che vuoi attrarre al tuo apostolato. —È sempre un gran “complice”[4].


[1] Álvaro del Portillo, Intervista sul Fondatore dell’Opus Dei, a cura di Cesare Cavalleri, Edizioni Ares, Milano, pag. 150-151.

[2] Ibidem.

[3] San Josemaría, Forgia, n. 1012.

[4] San Josemaría, Cammino, nn. 562 – 563.