“Dio non ti strappa dal tuo ambiente, non ti allontana dal mondo, né dal tuo stato, né dalle tue nobili ambizioni umane, né dal tuo lavoro professionale... però, lì, ti vuole santo!”. San Josemaría
“Dio non ti strappa dal tuo ambiente, non ti allontana dal mondo, né dal tuo stato, né dalle tue nobili ambizioni umane, né dal tuo lavoro professionale... però, lì, ti vuole santo!”.
Se prima il mondo lasciava trasparire Dio, oggi per molti è diventato opaco. Perché la fede nella creazione è ancora decisiva nell’era della scienza.
Spesso il silenzio è il «luogo» nel quale Dio ci aspetta: così riusciremo ad ascoltare Lui invece di ascoltare il rumore della nostra stessa voce.
Perché esiste il male? Che senso ha il dolore? Perché Dio permette il male? Sono queste le domande che ogni persona si fa a un certo punto della propria vita. Fanno riferimento a uno dei grandi misteri dell’uomo.
Nella Sacra Scrittura noi ascoltiamo la Parola di Dio. Per aiutarci a comprenderla, conviene conoscere la tradizione della Chiesa e ricorrere allo Spirito Santo.
La centralità di Cristo nella nostra vita acquista il suo significato più completo e reale nella celebrazione liturgica, quando Dio si lascia “toccare” da noi e ci porta l’oggi della sua salvezza.
Il Mistero della Trinità cambia profondamente la nostra visione del mondo perché rivela come l'Amore sia il tessuto stesso della realtà.
Dopo aver riflettuto sui racconti della creazione, possiamo chiederci ancora una volta: in che senso è razionale parlare oggi di creazione?
La fede cristiana è una fede che ha un Volto, una fede che dice: non sei solo al mondo...; c’è Qualcuno che ha voluto che tu esista, che ti ha detto «vivi!».
La differenza tra credere o no in Gesù Cristo non consiste soltanto nel comprendere le sue parole, ma nel riconoscere la sua divinità e la sua umanità, nell’incontrarsi davvero con lui e nel riconoscerlo come nostra via, verità e vita.
Che cosa hanno a che vedere la morte e la risurrezione di Cristo con la pienezza di vita che tanto desideriamo? La morte è l’unico limite al progresso? Perché è tanto decisiva la risurrezione di Gesù? In che cosa consistono il cielo nuovo e la terra nuova?
Se il peccato è entrato nel genere umano mediante un esercizio sbagliato della libertà, l’«avvenga di me quello che hai detto» (Lc 1, 38) pronunciato da Maria ha aperto una nuova tappa nella Storia: il Figlio di Dio è sceso sulla terra per donare la propria vita in un atto supremo di libertà, in quanto originato nell’Amore.
La fede è un dono di Dio che ci cambia la vita. Questa serie di editoriali dal titolo “La luce della fede” è indirizzata a credenti, esitanti e non credenti aperti a Dio, e si propone di aiutare a scoprirlo e a condividere la scoperta.
Dio è un Padre amorevole che ha creato l’uomo perché raggiungesse la felicità. L’uomo, però, ha disubbidito e ha preferito se stesso, anziché l’Amore di Dio.
La natura ha una finalità e un proprio ordine interno – con sue leggi, ritmi e cicli –. Questo ordine interno, la Morale, è una specie di «grammatica» che dobbiamo imparare e rispettare se vogliamo coltivare un adeguato rapporto con la natura.
Che cosa significa che con la sua morte sulla Croce e con la sua Resurrezione Cristo ha ottenuto il perdono di tutti gli uomini? A chi ha offerto la sua vita e perché? Che cosa significa che la morte di Cristo è vita del mondo, e che entrando nella morte ha guadagnato a tutti la vita? Quattro immagini ci aiutano ad approfondire il mistero.
Gli angeli appaiono come «spiriti incaricati di un ministero» (Eb 1, 14), che si può riassumere in due azioni: lodare incessantemente Dio e prendersi cura degli uomini, partecipando così alla provvidenza salvifica di Dio.