Opus Dei

Quella che ora mi viene alla memoria è la visita che feci nel 1933 a Sonsoles, un santuario mariano in terra di Castiglia. Non era un pellegrinaggio come comunemente lo si intende. Non c'erano né rumore né folla: eravamo in tre.

L'obiettivo di queste pagine, Luoghi di Roma, è quella di conoscere meglio le principali vestigia della storia della Chiesa che si conservano nella Città Eterna.

In occasione dell'anniversario della morte di san Josemaría Escrivá, anche la città di Londra ha voluto ricordare il fondatore dell'Opus Dei. Riportiamo l'articolo di Valentina Paoloni, pubblicato nel quotidiano on line Petrus.

Fra i primi Cristiani a Roma ci furono i discepoli di San Paolo, come è evidente leggendo la lunga lista di saluti alla fine della Lettera ai Romani.

Poco tempo dopo essere arrivato a Roma, san Josemaría espresse il desiderio di andare a pregare alle catacombe. Il 4 luglio 1946 san Josemaría andò di buon mattino alle Catacombe di San Callisto.

Venero con tutte le mie forze la Roma di Pietro e Paolo, bagnata dal sangue dei martiri, centro dal quale tanti sono usciti per propagare nel mondo intero la parola salvifica di Cristo.

La prima chiesa cristiana ad essere costruita a Roma fu la Basilica di San Giovanni in Laterano, in un luogo che precedentemente era stato occupato dagli alloggi delle Guardie Imperiali.

La Via Appia era conosciuta popolarmente come la Regina delle strade, sia a causa della sua lunghezza che per la sua straordinaria bellezza. È stata lo scenario di molti eventi assai preziosi per i Cristiani. Gli Atti degli Apostoli ci raccontano come San Paolo fosse entrato a Roma da questa strada.

È del tutto naturale che questo luogo, dove si venerano le reliquie della Passione del Signore, sia meta della pietà del popolo cristiano. San Josemaría andò a pregare nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme per la prima volta il 4 agosto 1946

Entrando in Piazza della Rotonda, del tutto inaspettatamente si presenta allo sguardo il Pantheon, quasi come se la sua enorme mole grigia emergesse intatta dagli abissi del tempo. È probabilmente il meglio conservato degli edifici dell’antica Roma .