50 anni in ascolto degli studenti

La residenza universitaria Montboisé/Fonteneige, a Montreal, ha celebrato i suoi dieci lustri. Dopo un breve periodo di formazione a Roma, vicino a san Josémaría Escriva, Laly e altre tre compagne, si imbarcarono per la gran avventura della presenza femminile dell'Opus Dei in Canada.

Residenza universitaria Montboisé/Fonteneige (1959-2009)

Due pioniere: Laly Martín, a destra, che arrivò in Canada nel 1959 e lavorò dall'inizio nella Residenza Montboisé. Alice Locong, a sinistra, che fu la prima residente di Montboisé nel 1959.

La residenza universitaria Montboisé/Fonteneige, attaccata all'università di Montreal, ha appena celebrato i suoi dieci lustri. Porte aperte, concerto, rimpatriate. Fondatrice della residenza, Laly Martín, numeraria dell'Opus Dei, prese possesso della casa che sarebbe diventata la futura residenza universitaria Montboisé, il 16 Luglio 1956. Dopo un breve periodo di formazione a Roma, vicino a san Josémaría Escriva, fondatore dell'Opus Dei, Laly e altre tre compagne, si imbarcarono per la gran avventura della presenza femminile dell'Opus Dei in Canada.

Un'istituzione finanziaria di Montreal concedette loro un prestito col quale comprarono, nel viale Louis-Collin, una casa che sarebbe diventata la futura Fonteneige, a Woodbury. Ristrutturazione, arredamento, mobilio, ebbero poche settimane per sistemarlo a puntino e ricevere le studentesse a settembre, inizio dell'anno accademico.

"Il primo anno fu stupendo perché, con le prime residenti, eravamo una piccola famiglia", ricorda Laly. "Eravamo molto unite, diventammo molto amiche!"

La residenza universitaria Montboisé conserva lo spirito e l'ambiente di quel primo anno che avrebbe dato il tono di una vita dinamica a centinaia di ragazze giovani. "Arrivavano per studiare ed apprezzavano il clima cordiale di convivialità della residenza, sigillo inconfondibile di un ideale di vita cristiana ", assicura Laly Martín.

Fonte: Catherine Foisy, dottoranda presso l’Università Concordia