"Questa Giornata intende stimolare in primo luogo i credenti perché reagiscano alla cultura dello scarto e dello spreco, facendo propria la cultura dell’incontro. Al tempo stesso l’invito è rivolto a tutti, indipendentemente dall'appartenenza religiosa, perché si aprano alla condivisione con i poveri in ogni forma di solidarietà, come segno concreto di fratellanza. Dio ha creato il cielo e la terra per tutti; sono gli uomini, purtroppo, che hanno innalzato confini, mura e recinti, tradendo il dono originario destinato all'umanità senza alcuna esclusione". Queste sono solo alcune delle parole di papa Francesco in occasione dell'annuncio della prima Giornata Mondiale dei Poveri.
Spesso ci scoraggiamo pensando alla nostra impotenza di fronte all'enormità di un problema come la povertà ma il Papa ci invita a pensare in modo diverso: non cosa posso fare io per risolvere il problema generale, ma cosa posso fare io per quella persona in concreto? Quale sarà il mio gesto, che certamente non risolverà la questione, ma che sarà decisivo per chi è di fronte a me e vede in me l'unico spiraglio di speranza?
Per questo motivo vogliamo proporvi il video che racconta la storia dell'incontro, quasi fortuito, di Ibrahim con Pierluigi, preside del Centro di Formazione Professionale ELIS, nel quartiere Tiburtino di Roma.
Ibrahim, arrivato in Italia dal Senegal quattro anni fa, racconta proprio di come un singolo incontro, una singola chiacchierata, un singolo invito a cena, abbiano cambiato per sempre la sua vita.