«Una delle manifestazioni dello spirito di servizio, che praticamente le riassume tutte, è seminare pace e gioia», scrive il Padre nella sua lettera pastorale del 16 febbraio scorso. “Seminatori di pace e di gioia” era un’espressione e un incoraggiamento utilizzato spesso da san Josemaría. In questo tempo di ripetuti inviti alla preghiera per la cessazione di tutti i conflitti, con particolare riferimento all’Ucraina costantemente ricordata dal Santo Padre, risulta evidente che pace e gioia sono un dono da chiedere a Dio per il mondo, oltre che per il nostro cuore.
Presentiamo al Signore il nostro vivo desiderio di ricevere in dono un cuore a misura del Suo, in particolare coltivando le devozioni all’Eucaristia, alla sua Santissima Madre e al Sacro Cuore, tradizionali nella Chiesa per i mesi di aprile, maggio e giugno.
Arricchiti dalla grazia di Dio e dall’intimità con lui, potremo lanciarci in atti concreti e quotidiani di quella “semina” di pace e gioia di cui tanti hanno bisogno, a cominciare da chi abbiamo intorno a noi nel lavoro e in famiglia: “Non dimenticarmi che a volte c’è bisogno di avere accanto volti sorridenti” (san Josemaría, Solco, n. 57).
Milano, marzo 2023