I novissimi sono le “cose ultime” non perché riguardano la fine della vita di ciascuno ma perché sono le realtà definitive, per sempre.
Probabilmente nella situazione attuale ci sentiamo un po’ meno impermeabili alle realtà ultime. Ma la domanda che dovremmo farci, in quanto figli di Dio, è: come viviamo il tempo che ci è stato donato? Non bisogna infatti confondere l’idea umana di premio con quello che è il premio che il Signore già ci vuole dare adesso: l’amore che possiamo mettere in tutte le cose che facciamo.
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Riferimenti bibliografici: Vangelo di Matteo, capitolo 25, 1-13; Papa Francesco, Angelus 8 novembre 2020.
Per approfondire: Cosa sono i novissimi? Perché preghiamo per i defunti? L’eterno lavoro d’amore