Non mi abbandonare, Signore mio: non vedi in che abisso senza fondo andrebbe a finire questo tuo povero figlio?
— Madre mia: sono anche figlio tuo. (Forgia, 314)
Affàcciati molte volte in oratorio, per dire a Gesù:... mi abbandono nelle tue braccia.
— Lascia ai suoi piedi ciò che hai: le tue miserie!
— In questo modo, nonostante il turbinìo di cose che ti porti dietro, non mi perderai mai la pace.
(Forgia, 306)
«Nunc coepi!» adesso comincio!: è il grido dell'anima innamorata che, in ogni momento, tanto se è stata fedele quanto se le è mancata generosità, rinnova il suo desiderio di servire di amare! con tutta lealtà il nostro Dio.
(Solco, 161)