Intervista al cardinale Franz König
La Vanguardia (Barcellona) ha pubblicato il 21 dicembre un'intervista al cardinale Franz König. L'arcivescovo emerito di Vienna dice che "Escrivá appartiene ormai al tesoro della Chiesa, di cui fa parte".
Un santo col senso dello humour
Si è scritto molto, e ancora rimane molto da scrivere, sul beato Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei. Però c’è un aspetto della sua vita di cui si parla raramente ma che è stato sempre colto da quanti lo conobbero: il suo buon umore.
Vi aiuterò di più
Il 26 giugno alle 12, il fondatore dell'Opus Dei morì nel luogo in cui lavorava. La notizia della sua morte si diffuse rapidamente in tutto il mondo.
Cerco il Tuo Volto
La sua anima si consumava nel desiderio di contemplare, faccia a faccia, il volto del Signore: “Signore, desidero vedere il tuo volto, ammirarti, contemplarti...!
Viaggi di Catechesi
San Josemaría decise di lanciarsi in prima persona per confermare le persone nella fede e dar loro ragione della sua speranza. A partire dal 1970 fece lunghi viaggi di catechesi per diversi paesi del mondo.
Anni difficili
“Se preghiamo tutti uniti, se mettiamo un po’ della nostra buona volontà, il Signore ci darà la sua grazia e passerà questa notte oscura, questa notte tremenda. Verrà l’alba, il mattino pieno di sole.”
Prima udienza di Giovanni XXIII a San Josemaría
Il 5 marzo del 1960 Escrivá si reca in Vaticano, in udienza da Giovanni XXIII.
Di cento anime, ce ne interessano cento
San Josemaría aveva visto, il 2 ottobre, che l’Opus Dei si rivolgeva ad ogni tipo di persona.
L'espansione
Dal 1946 al 1960 l’Opus Dei cominciò il lavoro apostolico in diversi paesi: Portogallo, Italia, Gran Bretagna, Francia, Irlanda, Stati Uniti, Kenia, Giappone, sono solo alcuni.
Gioie, dolore, fiducia
"Sapete perché l’Opera si è sviluppata tanto? Perché l’hanno trattata come un sacco di frumento: le hanno dato colpi, l’hanno maltrattata, ma il seme è così piccolo che non si è rotto; anzi, si è sparso ai quattro venti".