Si chiama Mariana

Alejandra Vellatti, Messico

Proveniamo da Culiacán, Messico. Ho frequentato la scuola Chapultepec dall’elementare al Liceo, e da sempre sono stata molto vicina all’Opera e mi sono interessata alla vita di san Josemaría Escrivá de Balaguer. Mi sono sposata con Rudy ventuno anni fa e sin dall’inizio del nostro matrimonio ho avuto problemi per rimanere incinta. Nonostante i vari interventi chirurgici ai quali mi ero sottoposta, i medici affermavano che le speranze erano poche. Questa situazione durava da circa sei anni e mezzo.

Un giorno mi decisi di mandare, tramite una mia amica, una lettera breve a Roma, dove si trovano i resti mortali di san Josemaría. Chiesi alla mia amica di poggiare personalmente la lettera sulla tomba del santo. In essa chiedevo a Nostro Signore che per intercessione di san Josemaría mi concedesse un figlio, lo pregavo perché mi fosse concessa la benedizione di essere madre. Dopo alcuni mesi, rimasi incinta. E’ stata una grande gioia e tanta gente di Culiacán l’ha condivisa con me perché stavano pregando insieme a noi l’orazione a Mons. Escrivá de Balaguer. Mia figlia è nata un 26 giugno – quindi è chiaro che san Josemaría è stato l’intercessore –, e si chiama Mariana perché è nata nel 1988, anno mariano.

Ringrazio Dio perché mi ha benedetto con questa figlia. Egli ha voluto che arrivasse a formare parte della nostra vita attraverso l’intercessione di san Josemaría. Nella mia famiglia abbiamo verso di lui una grande devozione e lo preghiamo con molta fede. L’arrivo di mia figlia è una delle grandi grazie che abbiamo ricevuto mediante la sua intercessione. Spero sia stato utile raccontare questo favore che Dio mi ha concesso.