San Josemaría commenta i "Misteri della Luce"

In una nuova edizione de "Il Santo Rosario", il libro scritto da san Josemaría su questa devozione mariana, sono stati inseriti alcuni commenti ai misteri della luce e un nuovo apparato iconografico.

In occasione dell’Anno del Rosario, decretato da Giovanni Paolo II nel 2003, in varie parti del mondo sono state pubblicate nuove edizioni del libro Santo Rosario di san Josemaría Escrivá.

Per alcuni paesi (Uruguay, Costa Rica, Guatemala o Cile) si è trattato della prima edizione, per altri, invece, (Ecuador, Giappone, Francia, Italia o Polonia) di nuove ristampe: in tutti i casi sono stati inclusi come appendice i Misteri della Luce, commentati con testi estratti dalla predicazione di san Josemaría. Nel corso del 2003 sono stati stampati 350.000 esemplari, così la diffusione complessiva del libro ha raggiunto il milione di copie. In alcune edizioni è stata aggiunta una scheda che spiega il modo in cui recitare il Rosario.

In Messico, ad esempio, la Casa Editrice MiNos ha pubblicato un’edizione economica – il prezzo di vendita al pubblico è meno di 1 dollaro – la cui tiratura è stata di 25.000 copie. In Spagna, d’altra parte, la Casa Editrice Rialp ha lanciato un’edizione popolare per avvicinare questa devozione a molte famiglie cristiane. Il prezzo – 2 euro – consente un’ampia diffusione tra ogni tipo di persone.

Diciamo sempre le stesse cose!

Nel prologo del libro san Josemaría chiede al lettore: “Vuoi amare la Vergine? E allora parla con Lei! Cerca di conoscerla! – Come? Recitando bene il suo Rosario. – Ma nel Rosario... diciamo sempre le stesse cose! Le stesse cose? Non si dicono le stesse cose coloro che si amano...?”.

Nel libro Santo Rosario san Josemaría racconta la scena che si contempla in ognuno dei misteri. Così, ad esempio, introduce il mistero dell’Annunciazione alla Vergine: “Non dimenticare, amico mio, che siamo bambini. La Signora dal dolce nome, Maria, è raccolta in preghiera. Tu puoi essere, in quella casa, quello che preferisci: un amico, un servitore, un curioso, un vicino... Quanto a me, in questo momento, non oso essere nessuno. Mi nascondo dietro a te e contemplo attonito la scena: l’Arcangelo pronuncia il suo messaggio...”.

La settima edizione e l'aggiunta dei "misteri della Luce"

Giovanni Paolo II, nella lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, ha sottolineato come, essendo Cristo il centro e l’origine di questa preghiera rivolta a Maria, non si possono ignorare alcuni momenti fondamentali della vita del Signore. “Passando dall'infanzia e dalla vita di Nazareth alla vita pubblica di Gesù, la contemplazione ci porta su quei misteri che si possono chiamare, a titolo speciale, 'misteri della luce'. In realtà, è tutto il mistero di Cristo che è luce. Egli è « la luce del mondo » (Gv 8, 12)” (Rosarium Virginis Mariae, 21).

Per questo motivo, ai quindici misteri tradizionali sono stati aggiunti cinque nuovi misteri, chiamati «misteri della Luce»: “il Battesimo del Signore al Giordano, la sua auto-rivelazione alle nozze di Cana, l'annuncio del Regno di Dio con l'invito alla conversione, la sua Trasfigurazione e, infine, l'istituzione dell'Eucaristia, espressione sacramentale del mistero pasquale”.

I commenti a questi cinque misteri ovviamente non erano presenti ne “Il Santo Rosario” scritto nel 1931 da san Josemaría. Ma, come spiega mons. Javier Echevarría, prelato dell’Opus Dei, il fondatore “in tutto il corso della sua vita, li ha contemplati e predicati con amore, come ogni brano del Vangelo”.

Pertanto, per facilitare ai lettori la meditazione completa del Santo Rosario, sono stati scelti alcuni testi dagli scritti del fondatore dell’Opus Dei e sono stati aggiunti in appendice al libro. Un’incantevole meditazione dei misteri del santo Rosario che colloca il lettore al centro delle scene, per parteciparvi nella preghiera.

Questa edizione – la nona italiana – pubblicata dalle Edizioni Ares (pp. 96 - € 15), riporta anche un nuovo apparato iconografico.

Riportiamo di seguito il commento al primo mistero della luce: “Il Battesimo del Signore”

In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui [...]. Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto» (Mt 3, 13.17).

Con il Battesimo, Dio nostro Padre ha preso possesso della nostra vita, ci ha incorporati alla vita di Cristo e ci ha mandato lo Spirito Santo.

La forza e il potere di Dio illuminano la faccia della terra.

Faremo ardere il mondo, nelle fiamme del fuoco che sei venuto a portare sulla terra!... E la luce della tua verità, Gesù nostro, illuminerà le intelligenze, in un giorno senza fine.

Io ti sento esclamare, mio Re, con voce viva, tuttora vibrante. «Ignem veni mittere in terram, et quid volo nisi un accendatur?» (Lc 12, 49). – E rispondo – con tutto me stesso – con in miei sensi e le mie facoltà: «Ecce ego: quia vocasti me!» (1 Sam 3, 9).

Il Signore ha posto nella tua anima un sigillo indelebile, per mezzo del Battesimo: sei figlio di Dio.

Bambino: non ardi dal desiderio di far sì che tutti lo amino?

Riportiamo di seguito il commento al quarto mistero della luce: “La trasfigurazione del Signore”

E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce (Mt 17,2).

Gesù: vederti, parlarti! Rimanere così, a contemplarti, inabissato nell’immensità della tua bellezza, senza interrompere mai, mai questa contemplazione! O Gesù, magari ti vedessi! Magari ti vedessi per rimanere ferito d’amore per Te!

Ed ecco una voce che diceva: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo” (Mt 17, 5).

Signore nostro, siamo qua, disposti ad ascoltare ciò che vuoi dirci. Parlaci; siamo attenti alla tua voce. Fa’ che la tua parola, cadendo nella nostra anima, infiammi la nostra volontà perché si lanci fervidamente a obbedirti.

«Vultum tuum, Domine, requiram» (Sal 26, 8), il tuo volto, Signore, io cerco. Mi riempie di speranza chiudere gli occhi e pensare che giungerà il momento, quando Dio vorrà, in cui potrò vederlo, non come in uno specchio, in maniera confusa... ma faccia a faccia (1 Cor 13, 12). Sì, l’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio? (Sal 41, 3).