Non stiamo parlando della musica liturgica – alla quale san Josemaría dava molta importanza –, ma di ciò che allora si chiamava “musica leggera”. Queste canzoni, quasi tutte d’amore, servivano a san Josemaría per pregare e per mantenere la presenza di Dio. Il fondatore dell’Opus Dei si avvaleva delle loro parole per trasformarle in preghiera, in dialogo con il Signore, in giaculatorie. Era ciò che egli chiamava “cantare l'amore nobile delle canzoni degli uomini dando loro un senso divino”.
In quegli anni ascoltare musica non era così semplice come oggi. Erano gli anni dei giradischi e la musica si ascoltava in famiglia o con gli amici.
Da coloro che abitavano con lui sappiamo che a san Josemaría piacevano molto le ballate e le canzoni italiane. Pilar Urbano, nel libro Roma nel cuore racconta che un giorno, dopo aver ascoltato in un disco la canzone "Aprite le finestre" (brano di Franca Raimondi, vincitrice del Festival di Sanremo nel 1956) nell'interpretazione di Nilla Pizzi, il fondatore dell’Opus Dei sorprese i presenti dicendo che gli sarebbe piaciuto ascoltare questa canzone nel momento di morire. Era un canto molto allegro, orecchiabile e con parole piene di speranza, che san Josemaría collegò immediatamente con il suo desiderio di andare in Cielo: «Aprite le finestre al nuovo sole: è primavera. Lasciate entrare un poco d’aria pura, con il profumo dei giardini e i prati in fiore. È primavera, festa dell’amore!».
La canzone Aprite le finestre sarebbe stata la prima della playlist Spotify, con altre canzoni che - lo sappiamo - gli piacevano.
Pregare con una playlist Spotify
Oggi viviamo quasi sempre con una banda sonora incorporata. Può essere molto utile il consiglio di san Josemaría di cantare canzoni di amore umano rivolte a Dio. Sono centinaia le canzoni che ci possono servire per pregare e dialogare con Dio. È probabile che non siano quelle di Nilla Pizzi, né le ballate di Julio Iglesias o i canti popolari messicani de Los Panchos, ma possono essere canzoni di Max Pezzali, Elisa o Ed Sheeran.
Alcune persone di differenti età hanno ipotizzato le musiche che san Josemaría oggi potrebbe avere nel suo cellulare. Ma poiché sui gusti c’è poco da discutere, e del resto questo non è che un elenco inventato, la cosa migliore è che tu ti faccia un tuo elenco personale. E che te lo godi.