“Abbiamo iniziato l’attività del doposcuola a febbraio 2014, - spiega Paolo, che vive vicino alla parrocchia di san Gioachimo a Milano - ad anno scolastico iniziato, con una decina di bambini e ragazzi, per lo più italiani. Oggi, dopo dieci anni, questa realtà è cresciuta e vengono a studiare da noi giovani provenienti da tutto il mondo: dall’Egitto, Marocco, Tunisia, ma anche dall’Ecuador, Perù, Colombia e Repubblica Dominicana, Sri Lanka, Bangladesh e Cina”.
Il doposcuola di San Gioachimo è rivolto a tutti gli studenti delle medie e dei primi anni di liceo che desiderano ricevere aiuto nei compiti. Si tratta di un servizio gratuito. L’unica quota che le famiglie devono versare è l’assicurazione annuale.
“Siamo sicuri che il nostro aiuto sia apprezzato. - dice Paolo - Con il tempo il numero di bambini iscritti è aumentato, e se inizialmente il doposcuola era attivo solo un pomeriggio, adesso i bambini possono venire a studiare in parrocchia fino a tre giorni alla settimana”.
La differenza fa la forza
A seguire gli alunni nello svolgimento delle attività sono volontari di tutte le età. “Molti di loro - sottolinea Paolo - sono giovani e freschi di scuola. Altri sono laureati, professionisti o pensionati: il record - scherza Paolo - lo detiene un ingegnere chimico di novant’anni”.
Gli studenti vengono aiutati in tutte le materie scolastiche: in italiano, matematica, ma anche nelle lingue straniere come spagnolo e inglese. Fondamentale, però, è che svolgano il più possibile i propri compiti in autonomia.
“Tra volontari e bambini si è creato un bellissimo legame, - racconta Paolo - ma è importante che anche tra di noi che diamo una mano ci sia sintonia. Per questo motivo una volta al mese ci riuniamo per passare del tempo insieme, conoscerci e condividere le nostre storie. Sono momenti molto importanti per il nostro team”.
Una grande famiglia
L’impegno dei volontari non è rimasto inosservato e con il tempo a San Gioachimo sempre più parrocchiani hanno iniziato a dare una mano. “Una coppia di coniugi - dice Paolo - ha voluto addirittura creare un fondo di solidarietà per il diritto allo studio”. Grazie a loro cinque ragazzi desiderosi di imparare, ma con difficoltà economiche, ogni anno ricevono una piccola quota per comprare il materiale scolastico e pagare l’iscrizione al liceo.
La generosità delle persone ha permesso al team di San Gioachimo di organizzare anche gite e attività ricreative. “Una volta - riferisce Paolo - abbiamo portato i bambini a vedere la casa di Babbo Natale (iniziativa di un privato nella vicina cittadina di Melegnano): alla vista di migliaia di luci che la decoravano i bimbi sono impazziti di gioia! Con i più piccoli, inoltre, ci piace andare a vedere i musei dei dinosauri. Prima di Pasqua, invece, ci divertiamo a decorare e colorare le uova tutti insieme”.
“Si tratta di gesti bellissimi, - conclude Paolo - che dimostrano come tutti i parrocchiani di San Gioachimo, e non solo, siano affezionati ai bambini del doposcuola”.