San Josemaría parla in italiano del Tabernacolo
“Ci si volge a Dio, come il ferro attirato dalla forza della calamita. Si comincia ad amare Gesù in un modo più efficace, con un dolce palpito" (Amici di Dio, 296). Offriamo alcune parole di san Josemaría in italiano, in un suo incontro del 23 agosto 1973 con alcuni fedeli dell'Opus Dei, a Urio (Como).
La prima cosa da fare è stare più vicino al Signore, avere più vita interiore; siamo, voi ed io, siamo figli di Dio, fratelli di Gesù Cristo e figli della Madonna, consanguinei di Gesù: dunque il Signore bisogna trattarlo. E dove cercherete Gesù? In paradiso e nel tabernacolo. E allora il tabernacolo deve essere per noi come “el imán" –come si dice in italiano?– la calamita, ecco, proprio così!
Lettera di mons. Javier Echevarría sull'Eucarestia
“San Josemaría ci ha insegnato a fare pienamente nostra la fede dalla presenza reale di Cristo nell'Eucaristia, affinché il Signore entri veramente nella nostra vita e noi nella sua, e lo guardiamo e lo contempliamo, con gli occhi della fede, come una persona realmente presente: ci vede, ci ascolta, ci aspetta, ci parla, si avvicina e ci cerca, si immola per noi nella Santa Messa .". Sono parole della lettera pastorale scritta da mons. Javier Echevarría in occasione dell'Anno Eucaristico indetto da Giovanni Paolo II nel 2004.
Omelia di san Josemaría: Nella festa del Corpus Domini
"In questa festa i fedeli accompagnano il Signore: Egli, nascosto nell'Ostia, percorre vie e piazze facendosi incontro a quelli che non lo cercano."
Riassunti di vita cristiana
L’Eucaristia (I)
L’Eucaristia rende presente Gesù Cristo: Egli ci invita ad accogliere la salvezza che ci offre e a ricevere il suo Corpo e il suo Sangue come cibo di vita eterna. Il Signore annunciò l'Eucaristia nel corso della sua vita pubblica e ha istituito questo sacramento nell’Ultima Cena. Quando la Chiesa celebra l’Eucaristia ripete il rito eucaristico del Signore nell’Ultima Cena.
L’Eucaristia (II)
La Santa Messa rende presente l’unico sacrificio della nostra redenzione nell’oggi della celebrazione liturgica della Chiesa. È sacrificio vero e proprio per la sua diretta relazione - di identità sacramentale - con il sacrificio unico, perfetto e definitivo della Croce. I fedeli possono e devono partecipare all’offerta del sacrificio eucaristico. Il desiderio di ricevere la santa Comunione dovrebbe essere sempre presente nei cristiani.