Opus Dei

"L’amore per la Madonna è una caratteristica costante della vita di san Josemaría Escrivá, ed è parte eminente dell’eredità che egli lascia ai suoi figli e figlie spirituali".

Ecco cosa pensava il Vicario di Sua Santità per la diocesi di Roma fino al 2008, Card. Camillo Ruini, su san Josemaría.

Il card. Crescenzio Sepe si esprimeva così a proposito dei testi scritti da san Josemaría in un articolo su "Studi Cattolici" del gennaio 2002.

"L’ora di Gesù è diventata l’ora di tutti i cristiani": il messaggio di san Josemaría.

Scrive il beato Josemaría Escrivá: "nell'ordine religioso, l'uomo continua a essere uomo e Dio continua a essere Dio. In questo campo l'apice del progresso è stato già raggiunto: è Cristo, alfa e omega, principio e fine".

Chi a Lui si affida totalmente, sperimenta il meraviglioso scambio descritto da san Josemaria Escrivá con queste parole: «Gesù mio: ciò che è mio è tuo, perché ciò che è tuo è mio, e ciò che è mio lo abbandono in Te»

Sì, il lavoro, come vi esorta a fare il Beato Josemaría Escrivá, “deve convertirsi in preghiera”: atto sincero di offerta al Signore, accettazione serena del sacrificio, dono spesso difficile ma terreno di crescita nelle virtù.

C’è una realtà che salta agli occhi non appena ci si affaccia sulla vita di Mons. Escrivá de Balaguer o si entra in contatto con i suoi scritti: un senso molto vivo della presenza di Cristo.

Attraverso la beatificazione di Josemaría Escrivá sappiamo che questo sacerdote del nostro secolo si trova nel coro di coloro che lodano Dio, e che la parola della lettura di oggi lo riguarda: “Quelli che ha giustificati li ha anche glorificati”.

Lo studio si può considerare lavoro? Il Papa ricorda ai giovani l'importanza del messaggio di san Josemaría di santificazione dell'ordinario.