Lettere, Volume I: Pubblicate in italiano alcune lettere inedite di san Josemaría ai fedeli dell'Opus Dei

La santificazione della vita ordinaria, l’umiltà, il servizio e l’annuncio di Cristo sono i temi che riempiono quattro lettere che san Josemaría scrisse ai fedeli dell’Opus Dei. Da oggi queste lettere, pubblicate dalle Edizioni Ares, sono disponibili in italiano.

San Josemaría, Lettere, Vol. I a cura del prof. Luis Cano, Edizioni Ares, è disponibile in italiano in tutti i negozi digitali e in libreria.

Il volume raccoglie quattro lettere inedite scritte da san Josemaría ai fedeli dell’Opus Dei. I temi di queste lettere riguardano alcuni aspetti fondamentali dello spirito dell’Opus Dei: l’evangelizzazione, la vita di preghiera, la lotta interiore che consiste nel cominciare e ricominciare, eccetera. Il volume è arricchito da un prologo di mons. Fernando Ocáriz, prelato dell’Opus Dei, e dall’introduzione di mons. José Luis Illanes, dell’Istituto Storico San Josemaría Escrivá.

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Il brano che segue è preso dalle pagine 45 - 47 di San Josemaría, Lettere, Vol. I a cura del prof. Luis Cano:

Non dobbiamo voltare le spalle alla folla, perché non c’è creatura umana che non amiamo, che non cerchiamo di aiutare e di comprendere. Ci interessano tutti, perché tutti hanno un’anima da salvare, perché possiamo far giungere a tutti, a nome di Dio, l’invito a cercare nel mondo la perfezione cristiana, ripetendo loro estote ergo vos perfecti, sicut et Pater vester caelestis perfectus est, voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. I martiri lo hanno seguito, ma non sono stati i soli, scriveva sant’Agostino; e continuava con uno stile espressivo anche se barocco: possiede, fratelli, quel giardino del Signore, possiede non solo le rose dei martiri, ma pure i gigli delle vergini e le edere dei coniugi e le viole delle vedove. In una parola, dilettissimi, in nessuno stato di vita gli uomini dubitino della propria chiamata: Cristo è morto per tutti.

Con quanta forza il Signore ha fatto risuonare questa verità, suscitando la sua Opera! Siamo venuti a dire, con l’umiltà di chi sa di essere peccatore e poco altro – homo peccator sum, diciamo con Pietro –, ma con la fede di chi si lascia guidare dalla mano di Dio, che la santità non è per gente privilegiata: il Signore ci chiama tutti, da tutti si aspetta amore, tutti dovunque si trovino, qualunque sia il loro stato, la professione o il mestiere che svolgono. Infatti, la vita di tutti i giorni, ordinaria, non appariscente, può portare alla santità: per cercare Dio non è necessario abbandonare il proprio stato nel mondo, se il Signore non dà all'anima la vocazione religiosa, poiché tutti i cammini della terra possono essere l’occasione di un incontro con Cristo.

Il nostro cammino ammette molti punti di vista diversi riguardo alle realtà terrene (in campo professionale, scientifico, politico, economico...) in un clima di libertà personale e, di conseguenza, di responsabilità altrettanto personale: una responsabilità che nessuno può attribuire alla Chiesa di Dio e nemmeno all’Opera, di cui logicamente ognuno sa farsi carico coraggiosamente. Pertanto, il fatto che siamo diversi non è un problema per l’Opera, semmai è una prova di buono spirito, di onestà di vita di coloro che la compongono, di rispetto per la legittima libertà di ognuno, perché ubi autem Spiritus Domini, ibi libertas, dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà.

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San Josemaría, Lettere, Vol. I a cura del prof. Luis Cano, Edizioni Ares, è disponibile in italiano in tutti i negozi digitali e in libreria.