Inaugurata la nuova Cappella del Santissimo all'ELIS

Il 28 giugno 2021 è stata inaugurata la nuova Cappella del Santissimo del Centro ELIS. San Josemaría amava definire il tabernacolo del Centro il "nocciolo" da cui si sprigiona l’energia necessaria per svolgere con amore e passione il lavoro quotidiano.

Il 28 giugno 2021 è stata inaugurata la nuova Cappella del Santissimo del Centro ELIS.

Durante la cerimonia di benedizione delle immagini sacre e del crocifisso che compongono la pala d’altare, don Matteo Fabbri, Vicario dell’Opus Dei per il Centro-Sud Italia, ha commentato: "La Sua Croce è piantata proprio al centro dell’Innovation Hub, luogo nel quale molti giovani professionisti svolgono il proprio lavoro con inventiva e passione, a servizio di tante nuove iniziative a favore della società intera. Nel bel mezzo di questa realtà lavorativa, è presente il Signore".

Il progetto architettonico è stato realizzato dall’Ufficio Tecnico ELIS e gli arredi sono stati progettati e realizzati dalla Scuola di Arte Sacra di Firenze. L'artista della pala d'altare, Sofia Novelli, ha raccontato come è nata l'opera e del dipinto di san Josemaría che arricchirà presto la cappella: “Trovandoci a lavorare insieme con gli altri maestri di bottega abbiamo avuto l’idea di unire il lavoro in un’unica pala d’altare polimaterica, con lo sfondo di Roma, che è la città dove si trova ELIS. Stiamo per ultimare anche un dipinto per la parete di fronte alla pala d’altare, che rappresenterà san Josemaría con alcuni allievi nel luogo dove svolgono il proprio studio e lavoro quotidiano”.

San Josemaría e l'ELIS

San Josemaría, che promosse con grande impegno il Centro, amava paragonare ELIS a un reattore nucleare, in cui il tabernacolo e la presenza eucaristica sono il nocciolo da cui si sprigiona l’energia necessaria per svolgere con amore e passione il lavoro quotidiano.

“Ho conosciuto san Josemaría nel 1968. Tra le primissime cose che mi ha insegnato ricordo l’amore all’Eucarestia”, racconta Raffaele Nappi, Responsabile Servizio Formazione ELIS. “Ci diceva che dovevamo essere uomini e donne d’Eucarestia, perché l’Eucarestia ci dà la forza per vivere la nostra vita santificandoci nel lavoro quotidiano”.
Più informazioni sul sito dell'ELIS