Con san Josemaría un cambio di orizzonte
Lucrezia è napoletana, insegna lettere ed è giornalista free lance. Sposata dal 1996 con Giuliano, ha tre figli: Cristina di 17 anni, Michele di 13 e Gabriele Maria di 2 anni. Questo racconto inizia proprio da lui.
“Un Dio che perdona è una cosa meravigliosa!”
Durante la veglia di Pasqua a Vienna sono stati battezzati 90 adulti. Fra essi c’era Vivì, viennese di 36 anni, la quale afferma che l’esempio di altri cristiani e la lettura della Bibbia sono stati gli strumenti di cui si è servito il Signore per attrarla a sé.
La storia di Janssen
L'amicizia di alcuni ragazzi del Centro universitario Collalto di Roma con un bambino filippino malato di tumore.
La testimonianza di un padre
Daniel Plazek è un funzionario addetto alle vendite di Pittsburgh, Pennsylvania. Lui e sua moglie Luisa hanno 7 figli che vanno dai 12 ai 27 anni. Nel corso dell’intervista Daniel esprime la sua opinione su matrimonio e paternità, offrendo inoltre alcuni consigli pratici per genitori giovani.
Hanada, araba cristiana: “Dai ritiri spirituali ricavo la forza”
Hanada Nijim Noursi insegna in una scuola. Abita a Gerusalemme ed è cristiana luterana. In questa testimonianza spiega perché ha voluto essere cooperatrice dell’Opus Dei.
Verona: "Vicino ai più bisognosi come ci chiede il Papa"
Sulla scia dell'esempio generoso di San Josemaría, che si occupò con grande dedizione del Patronato de Enfermos e successivamente dei malati dell’Ospedale Generale di Madrid, nella città di Verona fioriscono varie iniziative personali.
Con un sapore di eternità
Il lavoro in un ristorante richiede una certa armonia tra arte e professionalità. Carlos, un soprannumerario di Guadalajara, ha trasformato la sua cucina in un luogo dove creare pietanze amorevolmente preparate per i suoi commensali, e soprattutto per una persona che è sempre presente: Gesù.
Ebola: “Coloro che confidano in Dio non perdono la speranza”
Steve Ogunde è andato in Liberia per contribuire a combattere la crisi di ebola. “Lo spirito dell’Opus Dei – afferma – mi dà la forza per tenere testa alla realtà della morte”.
Ponti di filo: Madrid-Bagdad
Joumana Trad è una energica donna libanese, sposata con un diplomatico attualmente destinato in Iraq. Sa di prima mano che lì l’indifferenza è la cosa più dolorosa di tutte. Per questo si è data da fare immediatamente per soddisfare le necessità di un giovane parroco di Bagdad, padre Robert, che chiedeva paramenti sacri per poter celebrare la Messa nella sua comunità decimata.
“Credevo che avrei avuto paura, e invece no”
Antonio Segura è morto il 23 novembre dopo tre settimane di cure palliative. EL MUNDO, quotidiano di Madrid, ha raccolto la testimonianza dei suoi ultimi giorni, il suo testamento di vita e di morte. “La morte è la cosa più naturale. Bisogna andarsene senza traumi”, ha detto, nel suo letto d’ospedale.