La tata e Cammino
"Mi parlò con molta semplicità di come dovevamo essere utili agli altri per avere una vita feconda, e mi spiegò - con una chiarezza insolita per me - cos’era l'apostolato". La storia di una tata che imparò a leggere grazie al libro Cammino.
Andrea e il Colosseo
«La malattia fu subito interpretata e vissuta da monsignor Deskur lui alla luce di un’espressione che san Josemaría Escrivá amava ripetere ed egli conosceva molto bene: "La gioia cristiana ha le radici a forma di Croce". Sono parole del Card. Herranz in un omaggio a Mons. Deskur.
Genitori cristiani
José Escrivá e Dolores Albás si sposarono il 19 settembre 1898 nella Cattedrale di Barbastro e andarono ad abitare in una casa della Calle Mayor, all’angolo con la Piazza del Mercato.
Il realismo umano della santità
“Nel XX secolo si è fatta chiarezza sul ruolo del cristiano comune nella Chiesa”. Secondo Navarro Valls, in un articolo pubblicato ne "L’Osservatore Romano", il contributo di Josemaría Escrivá a questa nuova coscienza, da quando nel 1928 ha fondato l’Opus Dei, è stata immensa.
Sale, luce e fermento: Il ruolo dei laici nella Chiesa
Con parole di Tertuliano: "Quello che l’anima è per il corpo, questo sono i cristiani nel mondo". San Josemaría, come commenta in questo articolo Monsignor Álvaro del Portillo, predicò senza sosta che "è dovere di tutti e di ciascuno dei battezzati, collaborare attivamente nella trasmiss
Gli insegnamenti di Josemaría in un contesto africano
Molte sono le cose che mi commuovono profondamente negli insegnamenti di Josemaría Escrivá, ma quello che ha avuto il maggior impatto sulla mia vita, sulle mie prospettive, sulle mie speranze, è l'idea che ogni battezzato si assuma la piena responsabilità di raggiungere una completa maturità cristiana e sociale.
Il Paradiso degli innamorati
La scrittrice Marta Brancatisano sviluppa alcune idee del fondatore dell'Opus Dei sul matrimonio e l’amore di Dio “gli insegnamenti di Josemaria Escriva invitano a riscoprire l’amore nella sua completa integrita’, come esperienza umana totale e vitale che implica tutta la persona”.
La fatica della santità
I santi (467) ed i beati (1290) elevati agli altari da Giovanni Paolo II non si possono vedere come una pioggia di particelle isolate. No: è la Chiesa universale che palpita in essi. In tutti vive e a tutti dà vita la realtà cattolica.
Diventare santi è possibile
Il rapporto con i giovani, l'amore e la fiducia in loro, hanno caratterizzato la vita del Fondatore dell'Opus Dei, che ha fatto della paternità il tratto distintivo del suo stile di vita. In ognuno scopriva inesplorate zone di possibile santità e sollecitava il desiderio di mettersi in gioco.
Testimonianze dalla Nuova Zelanda
Cos'hanno a che vedere gli uni con gli altri? In reatà molto poco. Li unisce soltanto una comune ambizione: la santità.