Opus Dei

Una testimonianza su Josemaría Escrivá come docente di Etica morale e professionale per giornalisti, a Madrid durante l'anno accademico 1940-1941. Di questo corso si parla estesamente in un articolo della rivista "Studia et Documenta".

Don Álvaro lesse il testo della consacrazione dell'Opus Dei allo Spirito Santo, che implorava lo Spirito Santo di effondere sui suoi fedeli, elencandoli, i doni dell’intelletto, della sapienza, della scienza, del consiglio, del timore, della fortezza “che ci renda saldi nella fede, costanti nella lotta e fedelmente perseveranti nell’Opera di Dio”.

"Ti voglio dire che tu, cubana, e le tue amiche siete il frutto dell’orazione di San Josemaría." Rispose Mons. Javier Echevarría ad una giovane cubana di La Habana ha fatto una domanda durante la GMG a Madrid.

Seppure Escrivá, come premette un esaggio di don Carlo Pioppi, dell’Istituto Storico San Josemaría Escrivá, «non prese parte al Concilio Vaticano II», egli «nutrì per questo avvenimento ecclesiale di straordinaria importanza un interesse e un’attenzione tutte particolari». In quanto “Presidente generale” dell’Opus Dei, sarebbe stato invitato a partecipare al Vaticano II come padre conciliare.

Questa frase iniziale di un punto di Cammino ha dietro di sé una storia che si impresse profondamente nell’anima di San Josemaría e della quale parlò molte volte nel corso della sua vita.

Il racconto più antico delle apparizioni della Santissima Vergine all’indio Juan Diego sul picco di Tepeyac, viene chiamato “Nican Mopohua”, composto in lingua Náhuatl, nella metà del secolo XVI.

Il 27 novembre 1924, Josemaría ricevette un telegramma di sua madre in cui gli si chiedeva di recarsi a Logroño poiché suo padre si era gravemente ammalato.

Nella festa di Cristo Re del 1952, san Josemaría fece la consacrazione dell’Opus Dei al Sacro Cuore di Gesù, pregando per le necessità dell’Opera e dei suoi apostolati, e per la pace universale.

Il Padre sentiva la necessità di predicare la verità a gran voce per combattere la confusione. Decise un piano d’azione. Il progetto prevedeva di percorrere la Penisola iberica, fermandosi nelle località dove sarebbero potute convenire le persone in contatto con le attività apostoliche dell’Opus Dei.

Mons. Álvaro del Portillo, primo successore del Fondatore dell’Opus Dei, ricorda in una intervista concessa a Cesare Cavalleri, la devozione di San Josemaría agli Angeli custodi, nella cui festa Dio gli fece “vedere” l’Opus Dei.