“Dio e audacia”

Non siate anime dalla visione angusta, uomini o donne minorenni, miopi, incapaci di abbracciare il nostro orizzonte soprannaturale cristiano di figli di Dio. Dio e audacia! (Solco, 96)

Potete esserne sicuri: nel corso degli anni si presenteranno — magari prima di quanto si pensi — situazioni particolarmente dure, che richiederanno molto spirito di sacrificio e un più generoso distacco da se stessi. Coltiva pertanto la virtù della speranza e, audacemente, fa' tuo il grido dell'apostolo: Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà esser rivelata in noi [Rm 8, 18]; medita con sicurezza e pace: che cosa sarà l'Amore infinito di Dio, riversato su questa povera creatura?

È ormai il momento, in mezzo alle tue occupazioni abituali, di esercitare la fede, di risvegliare la speranza, di ravvivare l'amore; vale a dire, di rendere attive le tre virtù teologali, che ci spingono a sradicare subito, senza infingimenti, senza false coperture, senza giri di parole, gli equivoci nella nostra condotta professionale e nella nostra vita interiore. (Amici di Dio, 71)

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