“Devi pensare alla tua vita, e chiedere perdono”

Con serenità, senza scrupoli, devi pensare alla tua vita, e chiedere perdono, e fare il proposito fermo, concreto e ben deciso, di migliorare in questo e in quel punto: in questo particolare che ti costa, e in quello che abitualmente non porti a compimento come devi, e lo sai. (Forgia, 115)

 

Riémpiti di buoni desideri, che è cosa santa, e Dio la loda. Ma non accontentarti di questo! Devi essere anima — uomo, donna — di realtà concrete. Per realizzare questi buoni desideri, devi formulare propositi chiari, precisi.

— E, dopo, figlio mio, àpplicati a lottare, per metterli in pratica, con l'aiuto di Dio!

(Forgia, 116)

Considera attentamente la tua condotta. Vedrai che sei pieno di errori, che danneggiano te e forse anche coloro che ti stanno accanto.

— Ricorda, figliolo, che i microbi non sono meno importanti delle bestie feroci. E tu coltivi questi errori, questi sbagli — come si coltivano i microbi in un laboratorio —, con la tua mancanza di umiltà, con la tua mancanza di orazione, con le tue omissioni nel compimento del dovere, con la poca conoscenza di te stesso... E, poi, questi focolai infettano l'ambiente.

— Hai bisogno di un buon esame di coscienza quotidiano, che ti conduca a propositi concreti di miglioramento, affinché tu senta un vero dolore per le tue mancanze, per le tue omissioni e per i tuoi peccati.

(Forgia, 481)

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