Francesco: «Il cristiano è chiamato a ispirare»
"Il cristiano è chiamato a ispirare". Francesco è un avvocato di Perugia che si occupa di responsabilità penale e amministrativa degli enti. Cerca di far capire alle aziende che i soldi non sono la cosa più importante.
Eva: «Ho scoperto che la mia vocazione è trasformare case in luoghi accoglienti»
Io sono Eva Burniol, sono del quartiere di Horta, a Barcellona, e sono numeraria ausiliare. Ho 34 anni e adoro la montagna, uscire a correre... Mi rilassa. Mi piace tantissimo la natura. Amo leggere, scrivere, uscire con gli amici... Tutto ciò che riguarda la moda, rimanere aggiornata su tutto. Non ho mai abbastanza tempo!
Shiró: «Nessun uomo è un'isola... Abbiamo bisogno gli uni degli altri»
Shiró è più felice quando trascorre del tempo con le persone: “Ho bisogno degli altri, e sentire che hanno bisogno di me mi spinge a dare il meglio di me stessa. Nessun uomo è un'isola... Abbiamo bisogno gli uni degli altri.” Questa apertura l'ha portata a iniziare i suoi studi nel settore sanitario, per poi passare all'ospitalità e alla ristorazione nel suo paese, il Kenya. Ha anche avviato un'iniziativa sociale per aiutare i bambini di strada.
Luli: «L’Opus Dei mi ha aiutato a far emergere la mia personalità, a non schiacciarla mai»
Luli tiene 38 años y es originaria de Corrientes, Argentina. A lo largo de su trayectoria, ha cultivado una profunda relación con la gente, destacando su pasión por escuchar, compartir y aprender de las experiencias de los demás. Esta faceta de su vida, que antes no era tan prominente, se ha convertido en uno de los aspectos más enriquecedores de su vocación a la Obra como numeraria auxiliar.
Laura: «Sono stata numeraria per 25 anni. Non li considero affatto anni sprecati»
Laura, medico a Barcellona, è stata numeraria dell'Opus Dei per 25 anni. Nel 2020, dopo un lungo processo di riflessione, ha deciso di lasciare l'Opera. "Il bilancio è positivo, senza dubbio. Non li considero affatto anni sprecati", afferma, sottolineando la formazione ricevuta, l'aver conosciuto molte persone e l'aver imparato a vivere le virtù con semplicità.
Mariana: «Ho conosciuto l’Opus Dei grazie a una persona che non ha proseguito nella vita dell’Opera»
Mariana è originaria della provincia di Buenos Aires, ma ha vissuto per 13 anni in tre diversi Paesi europei: «Ho conosciuto un gran numero di persone con mentalità e modi di essere molto diversi», racconta. «Questo mi ha permesso di imparare da altri stili di vita e di ampliare la mia prospettiva». La sua scelta di vita come numeraria ausiliare dell'Opus Dei le ha dato l’opportunità di incontrare ancora più persone e di fare spazio nel suo cuore a molte altre.
Kele: «Sono fortunata: ogni giorno mi godo quello che ho scelto»
Kele ha studiato Assistente Tecnico in Gastronomia, specializzandosi in panetteria e pasticceria. Ha anche studiato nutrizione. Quando ha scoperto l'Opus Dei, dice, “è stata una scoperta completamente nuova, perché non ne sapevo nulla e non sapevo che, in modo del tutto naturale, non so, potevo portare Dio nelle mie cose”, anche nelle “gite che facevamo con i miei amici”.
Valentina e Gianluca: «Vivere con Dio ogni minuto»
Gianluca è architetto, Valentina è medico. Hanno tre figli e in questa testimonianza spiegano come cerchino di trasmettere la fede e si impegnino a mettere il Signore in tutti i momenti della giornata, come hanno imparato da san Josemaría.
Pedro: «Sono stato numerario e non cambierei nulla del mio cammino»
Pedro è un architetto con una specializzazione nelle ONG. Attualmente sta studiando un master in Economia Urbana. Il prossimo maggio si sposerà con Ine. Il suo percorso di discernimento vocazionale lo ha avvicinato all’Opus Dei, istituzione alla quale ha appartenuto per alcuni anni e che ricorda con gratitudine: «Non mi pento di essere quello che sono oggi, e oggi sono quello che sono grazie a tutto il cammino che ho fatto», assicura.
Mariana: «Seguire la propria coscienza è la cosa migliore per un’istituzione sana»
Mariana, originaria di Salta, ha studiato Comunicazione Sociale e ha lavorato come fotografa, ma attualmente si dedica al giardinaggio. Per lei, il lavoro è uno spazio in cui può incontrare Dio in ogni situazione. Inoltre, si prende cura di sua madre, costretta a letto da due anni dopo aver subito un ictus.