“Che cosa si può fare perché vi siano sempre meno poveri, meno ignoranti, meno anime senza fede, meno disperati, meno guerre, meno insicurezza, più giustizia, più comprensione, più rispetto dell’uomo? Una semina vera di pace e di gioia”.
Queste parole di san Josemaría ispirano il progetto Harambee, che dal 2002, con l’aiuto di migliaia di fedeli presenti alla Canonizzazione del 6 ottobre, e da allora con molti altri donativi, si impegna per l’educazione in diversi Paesi che si trovano a sud del deserto del Sahara.
In questi dieci anni Harambee ha finanziato 46 progetti in 17 paesi differenti: lezioni per maestri elementari, costruzione di aule o organizzazione di corsi di abilitazione professionale… sono soltanto alcuni esempi della semina fatta da Harambee. In questo modo l’Africa farà passi avanti con l’impegno degli africani.
In occasione dei 10 anni, il prossimo 5 ottobre si svolgerà a Roma una giornata di bilanci e riflessioni, che sarà presieduta dal Prelato dell’Opus Dei. Mons. Echevarría parlerà su “ Il cuore cristiano e la crescita sociale e culturale. Riflessioni a partire dagli insegnamenti di san Josemaría ”.
Interverranno anche i responsabili di Harambee e alcuni dei sostenitori dei progetti che hanno tratto beneficio da questa iniziativa, come suor Liliana Ugoletti della Fondazione Canossiana (Sudan), mons. Rosario Vella, vescovo di Ambanja (Madagascar) o Theresa Okafor, della Quality Assurance and Research Development Agency (Nigeria), e altri.
Si può scaricare qui l’opuscolo della giornata o visitare la pagina web dell’evento .
L'opuscolo della Giornata sui "10 anni di Harambee: Il messaggio sociale di san Josemaría"