Una documentata analisi del Codice da Vinci

A Lugano, nell’Aula Magna dell’Università, una folla di oltre 700 persone ha assistito a un incontro sul best seller di Dan Brown, le cui affermazioni sulla religione cristiana sono state analizzate e criticate con serietà e competenza.

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La serata, intitolata “Il Codice da Vinci. Verità e menzogne”, e organizzata dal Centro Culturale Montebrè di Lugano, si è svolta il giorno 25 novembre e raramente l’Aula Magna dell’Università di Lugano ha presentato un simile colpo d’occhio. Più di 700 persone si sono date appuntamento per l’incontro sul “Codice da Vinci”, il best seller dell’americano Dan Brown, che ha venduto in tutto il mondo svariati milioni di copie.

Dopo un ampio e interessante intervento del Vescovo di Lugano, Mons. Pier Giacomo Grampa, è intervenuto Massimo Introvigne, fondatore e presidente del C.E.S.N.U.R., che ha esaminato in lungo e in largo, con straordinaria competenza e rigorosa documentazione, le singolari affermazioni che l’autore del best-seller fa sulla chiesa cattolica e le sue origini.

La rigorosa analisi di Introvigne ha dimostrato che i documenti su cui si basano le affermazioni di Brown sono completamente inventati e appositamente “costruiti” nel secolo scorso e pertanto sono privi di qualsiasi valore scientifico. La verità del Vangelo non può venire toccata da invenzioni o prove falsamente costruite. In conclusione va riconosciuto che questo romanzo invece di smontare un mito, lo crea (o, piuttosto, lo riscalda), un mito paragonabile a tanti altri che sono stati inventati fino ai nostri giorni. Un interessante dibattito ha fatto seguito alla conferenza del prof. Introvigne.

Per chi lo desidera è possibile ordinare il CD della serata contattando il centro culturale Montebrè di Lugano (091/921.46.51).