Presentazione a Roma del libro "Opus Dei. Il messaggio, le opere, le persone", di Giuseppe Romano

Nell’Auditorium dell’Augustinianum, a Roma, si è svolta giovedì 14 marzo la presentazione del volume di Giuseppe Romano, edito dalle edizioni S. Paolo, “Opus Dei. Il messaggio, le opere, le persone”. L’intervento principale è stato svolto dal Cardinal Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Era presente anche il Prelato dell’Opus Dei, mons. Javier Echevarría.

Alla presenza di un folto pubblico, del moderatore, il giornalista Aldo Maria Valli, dell’autore, del vicedirettore editoriale della S. Paolo, Elio Guerriero, il Cardinal Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha tenuto la relazione centrale. Partendo dal nome "Opus Dei, opera di Dio", il cardinale ha sviluppato una riflessione teologica ed esegetica sull'azione creatrice di Dio che non si è "fermata" al momento del big bang, ma continua nel corso della storia. Il Beato Josemaría Escrivá non aveva alcun particolare desiderio di fondare qualcosa, ma solo di compiere la volontà di Dio, assecondarne l'azione creatrice e dunque fare appunto l'opera di Dio.

"Un uomo che è aperto, che si apre alla presenza di Dio, si accorge che Dio opera sempre e opera anche oggi: dobbiamo lasciarlo entrare e lasciarlo operare. Così nascono le cose che danno un avvenire e rinnovano l'umanità. In questo senso ecco il teocentrismo, questa fiducia che Dio non si è ritirato dal mondo, che Dio opera adesso e noi dobbiamo soltanto metterci a disposizione di Dio, capaci di reagire alla sua chiamata”. “Per questo – ha continuato il cardinale - tutta la realtà che chiamiamo Opus Dei è profondamente collegata con la vita interiore del Beato Josemaría".

Il relatore si è poi soffermato brevemente a definire la reale portata dell’espressione “virtù eroiche” dei santi. Non si tratta di credere che i santi abbiano fatto particolari “acrobazie” di santità, qualcosa che le persone normali non possono fare, quanto di sapere che nella vita di un uomo si rivela la presenza di Dio, cioè si rivela quanto l'uomo da sé e per conto suo non avrebbe potuto fare. “Il Beato Josemaría parla della chiamata di tutti a essere santi; mi sembra che nel fondo ci stia la sua personale esperienza di non aver fatto per conto suo cose incredibili, ma di aver soltanto lasciato operare Dio”.

A conclusione dell’incontro è intervenuto brevemente anche il Prelato dell'Opus Dei, mons. Javier Echevarría, il quale ha sottolineato che alla base del lavoro di formazione e apostolato svolto nella Chiesa dalla Prelatura dell’Opus Dei vi debba essere l'umiltà, sia individuale che collettiva. E ha ricordato a questo proposito una frase del Beato Josemaría: ''Il vanto dell’Opus Dei è di non avere prestigio umano; siamo venuti a servire, a fare il lavoro di trecento e il rumore di tre''. E ha concluso affermando che “quando si parla del "contributo dell'Opus Dei alla Chiesa", l'espressione non va intesa come se l'Opus Dei potesse ricavare dal proprio seno qualcosa in grado di arricchire la Chiesa dal di fuori. Ovviamente non è così: ogni elemento dello spirito dell'Opus Dei nasce dal patrimonio dottrinale e spirituale della Chiesa stessa, fa parte della sua ricchezza nativa. In questo senso si deve intendere che l'Opus Dei aspira a servire e a scomparire: perché è parte della Chiesa”.