Tutto è cominciato con questa domanda. La Fondazione Nocedal in Cile ha realizzato il sogno di sei coppie, che lo scorso 18 ottobre si sono sposate nella chiesa rettorale di San Josemaría.
Papa Francesco diceva a braccio nell'udienza al movimento di Schoenstatt, nell'aula Paolo VI: "La preparazione al matrimonio deve venire da lontano. Accompagnare i fidanzati, accompagnare però sempre corpo a corpo e preparare. Che sappiano che cos'è quello che vanno a fare. Molti non sanno quello che fanno e si sposano senza sapere che cosa significa: le condizioni; che cosa promettono. Sì, sì, tutto va bene però non hanno preso coscienza del fatto che è per sempre…"
Per questo uno dei requisiti perché le coppie dicessero il "Sì" è stato partecipare previamente a lezioni di preparazione matrimoniale e a catechesi generali di vita cristiana, organizzati dal Centro della Famiglia della Fondazione Nocedal.
L'idea è nata costatando che molte di queste persone non compivano il passo definitivo per problemi economici e si è trovata a questa soluzione: "con poca spesa, sposare molta gente contemporaneamente". In questo modo, per bocca di Ruth, una delle persone recentemente sposatesi, si realizzava il suo sogno: "quello che speravo era ricevere la benedizione di Dio".
La chiesa rettorale San Josemaría è la prima chiesa in Cile dedicata al fondatore dell'Opus Dei. La costruzione iniziò nel dicembre del 2007 e terminò nel marzo del 2009 e si trova a El Castillo, un'area di La Pintana, costituita da 15 abitati sorti tra il 1981 e il 1986. Qui arrivarono famiglie senza abitazione di quasi tutti i comuni di Santiago. Oggi è una delle zone più povere del paese e conta 200.000 abitanti.