Il 28 ottobre mons. Fernand Franck, arcivescovo del Lussemburgo, ha concelebrato una Messa di ringraziamento per la canonizzazione di S. Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei, nella capitale del paese.

All’inizio della cerimonia, svoltasi nella cripta della Cattedrale, il Vescovo si è rivolto ai numerosi fedeli riuniti, rievocando, in poche parole, gli ultimi avvenimenti di rilievo per la Chiesa Cattolica: la Giornata Mondiale della Gioventù e il Sinodo dei Vescovi a Roma.

Partendo da alcune parole di Benedetto XVI, in cui diceva come continuava a parlare con il suo predecessore, il Servo di Dio Giovanni Paolo II, mons. Franck ha parlato della Comunione dei Santi, che non conosce frontiere di tempo né di spazio, e ci unisce a coloro che sono già in Cielo. Dovevamo sfruttare – ha detto mons. Franck- quell’occasione privilegiata – e farlo sempre-, per raccontare a S. Josemaría tutte le nostre intenzioni. Ha commentato che aveva visto la sua statua appena inaugurata, in Vaticano. Ha detto che le sue mani tese invitano ogni persona che passa di lì a rivolgersi a lui con fiducia.

Nell’omelia si è riferito al motto “siamo venuti per adorarlo” della Giornata Mondiale della Gioventù, che aveva avuto l’Eucarestia come centro. In questo contesto ha citato il punto 554 di Cammino: “Non tralasciare la Visita al Santissimo. Dopo aver recitato le preghiere che sei solito dire, racconta a Gesù, realmente presente nel Tabernacolo, le preoccupazioni della giornata. E avrai luce e coraggio per la tua vita di cristiano.”

Molti dei partecipanti alla Messa si sono riuniti per un rinfresco. C’era una piccola raccolta di opuscoli e libri su S. Josemaría e sull’Opus Dei. Molti hanno voluto lasciare un donativo per Harambee 2002 , un fondo di solidarietà per promuovere progetti educativi nell’Africa Subsahariana, creato in occasione della canonizzazione di S. Josemaría Escrivá.