Messa con il Prelato a Roma

Mons. Javier Echevarría ha celebrato la messa nella festa di san Josemaría a Roma. Il lavoro e la fiducia in Dio sono i temi centrali della sua omelia.

Riportiamo alcuni brani dell'omelia tenuta dal Prelato nella basilica di sant'Eugenio a Roma, il 26 giugno:

L'invito a lavorare, in quanto completamento dell'opera creatrice, è la vocazione originaria di ogni donna e di ogni uomo. A ragione dunque san Josemaría poteva affermare che qualsiasi lavoro onesto è «un mezzo necessario che Dio ci affida sulla terra, dando ampiezza ai nostri giorni e facendoci partecipi del suo potere creatore, affinché potessimo guadagnare il nostro sostentamento e, nello stesso tempo, raccoglierefrutti per la vita eterna (Gv 4, 36)»[1]. Ci invitava così a riscoprire Dio, sia nei lavori importanti, sia nelle occupazioni quotidiane, che possono diventare un solido fondamento per la santità personale (...).

I cristiani, al contrario, in quanto figli di Dio, sanno di avere un futuro luminoso. «Non è che sappiano nei particolari ciò che li attende — prosegue il Santo Padre —, ma sanno nell'insieme che la loro vita non finisce nel vuoto. Solo quando il futuro è certo come realtà positiva, diventa vivibile anche il presente»[2].

Meditiamo spesso questa realtà: sono figlio di Dio, sono figlia di Dio; e di fronte a questo dono è logico che cerchiamo di dar rilievo soprannaturale a tutto quello che facciamo. San Josemaría soleva ripetere che il soprannaturale, quando riguarda gli uomini, risulta pienamente umano. Se corrispondiamo alla grazia, siamo in condizione di intrattenerci in dialogo con Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo, in qualunque circostanza e attività.

Questa grande meraviglia della nostra fede deve incoraggiarci, sorelle e fratelli carissimi, ad affrontare con fiducia in Dio e con serenità le difficoltà di ogni genere che man mano possono presentarsi nella nostra esistenza (...).

Tra pochi mesi, a ottobre, avrà inizio l'Anno della fede indetto dal Papa. Come ci stiamo preparando? Facciamo atti espliciti di questa virtù prima di ricevere il sacramento della Confessione o della Comunione? Ci rivolgiamo a Dio con fede nella preghiera, di fronte alle innumerevoli incombenze di una vita ricca di compiti professionali e di preoccupazioni familiari? Come cerchiamo di avvicinare al Signore le persone care, gli amici, i compagni di studio o di lavoro? Non dimentichiamo — è così — che Iddio vuole servirsi di ognuna e di ognuno di noi perché lo conoscano, lo trattino, lo amino.

(Boris Mitendorfer Photography)

Guardate che con la fede si spalancano le porte sbarrate, si aprono orizzonti che sembravano chiusi. È questo l'insegnamento del brano evangelico. In obbedienza al comando del Signore, Pietro e i suoi compagni calarono le reti (...).

Grande lezione di fede e di obbedienza a Dio! Gesù invita anche noi a santificarci in tutte le circostanze ordinarie della vita e a gettare le reti dell'apostolato nel mare del mondo.

[1] San Josemaría, Amici di Dio, n. 57

[2] Benedetto XVI, Litt. enc. Spe salvi, 30-XI-2007, n. 2.