La statua di San Josemaría nella Basilica di San Pietro

Il 30 agosto è stata collocata all’esterno della Basilica di San Pietro una statua di San Josemaría Escrivá de Balaguer, fondatore dell’Opus Dei.

Il 30 agosto è stata collocata all’esterno della Basilica di San Pietro una statua di San Josemaría Escrivá de Balaguer, fondatore dell’Opus Dei.

La scultura in marmo, di poco più di cinque metri d’altezza, è stata collocata in una nicchia della facciata del transetto sinistro della Basilica, chiamato anche braccio di San Giuseppe, molto vicino all’entrata della Sacrestia.

Le nicchie di questa zona della Basilica sono state destinate da Giovanni Paolo II ad accolgliere le sculture dei santi e fondatori del nostro tempo.

La statua di San Josemaría si trova vicino ad altre statue delle stesse dimensioni, come ad esempio quella di San Gregorio, fondatore della Chiesa Armena (scolpita dall’armeno Khatchik Kazandjian); di Santa Teresa delle Ande, carmelitana (realizzata da Juan Eduardo Fernández Cox, cileno); di San Marcellino Champagnat, fondatore dei Fratelli Maristi (dell’artista Jorge Jiménez Deredia, costaricano).

L’immagine di San Josemaría è opera dello scultore italiano Romano Cosci, che ha lavorato su un solo blocco di marmo per oltre un anno. Già nel 2002, Cosci aveva realizzato una scultura per la facciata della basilica vaticana: quella della santa spagnola Giuseppina del Cuore di Gesù, che si trova all’entrata delle grotte vaticane.

In Vaticano esistono più di 150 sculture di santi, comprendendo anche quelle del Colonnato. Il significato di questa serie di statue è quello di ricordare che la Chiesa si fa bella con la vita dei santi, che sono modello e stimolo per i cristiani.

Nella realizzazione della scultura di San Josemaría, Romano Cosci si è ispirato ad alcune parole di Cristo, riportate nei Vangeli, spesso meditate dal fondatore dell’Opus Dei: si exaltatus fuero a terra, omnes traham ad meipsum. "Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me".

San Josemaría si riferì in numerose occasioni a queste parole. Per esempio, nel 1968 affermava: "Da moltissimi anni, dalla stessa data fondazionale dell’Opus Dei, ho meditato e fatto meditare alcune parole di Cristo che ci riporta san Giovanni: Et ego, si exaltatus fuero a terra, omnia traham ad meipsum (Giovanni 12,32). Cristo, morendo sulla Croce, attrae a sè la Creazione intera e, nel suo nome, i cristiani, lavorando in mezzo al mondo, devono riconciliare tutte le cose con Dio, collocando Cristo in cima a tutte le attività umane (Intervista pubblicata in L'Osservatore della Domenica, Città del Vaticano, maggio-giugno 1968).

L’opera di Cosci rappresenta san Josemaría rivestito dei paramenti sacerdotali per celebrare la Santa Messa, con le braccia leggermente aperte. Nella parte inferiore sono scolpiti gli stemmi papali di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, i due pontefici sotto i quali, rispettivamente, è stato cominciato e portato a termine il lavoro. Ai piedi del santo, due angeli (l’Opus Dei fu fondato il giorno della festa dei Santi Angeli Custodi): uno dei due porge a San Josemaría un libro aperto, con il versetto del Vangelo sopra menzionato.