Nell'ambito delle celebrazioni che si svolgono in numerosi paesi del mondo per celebrare il primo centenario (1902 - 2002) della nascita del fondatore dell'Opus Dei, il 13 ottobre si è svolto nel Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli un convegno intitolato "Il beato Josemaría Escrivá e la dottrina sociale della Chiesa. Esperienze di promozione umana e sociale nel mondo" curato dall'I.P.E. (Istituto per ricerche ed attività educative) di Napoli. Alla presenza dell'Arcivescovo di Napoli, il Cardinale Michele Giordano, di autorità civili tra cui l'assessore alle Attività produttive del Comune di Napoli, Pasquale Losa, hanno assistito ai lavori oltre cinquecento persone.
Dopo l'introduzione di Luigi Cuccurullo, presidente dell'IPE, che ha letto anche alcuni pensieri del beato sulla pace, ha preso la parola il prof. Angel Rodriguez Luño della Pontificia Università della Santa Croce per una breve ma densa lezione sul tema "La formazione della coscienza in materia sociale e politica secondo gli insegnamenti del beato Josemaría Escrivá".
In seguito, con l'accompagnamento di filmati e di diapositive, si è svolta una vivace tavola rotonda guidata dal giornalista Giovanni Minoli, che ha visto la testimonianza dei protagonisti di alcune iniziative sociali in campo educativo, assistenziale e professionale promosse da fedeli dell'Opus Dei in tutto il mondo, alcune delle quali in Paesi in via di sviluppo: la prof.ssa Luz Gonzales ha parlato della fondazione dell’Università di Piura; il dott. Leon Tshilolo ha illustrato in toni vivaci il lavoro dell'Ospedale di Monkole a Kinshasa in Congo, che da semplice ambulatorio è divenuto una struttura ospedaliera; la prof.ssa Linda Valenzona, sottosegretario nel governo di Cory Aquino, ha illustrato l’attività della Ayala Foundation di Manila, grazie alla quale è stata promossa una forma di risparmio autogestito che ha consentito a migliaia di famiglie povere delle Filippine di migliorare il proprio tenore di vita; il dott. Albino Gorini ha parlato dell’Elis di Roma, centro di formazione professionale sito nel quartiere Tiburtino, che dal ‘65 a oggi ha avviato al lavoro circa 20.000 giovani del Centro Sud.
Gli altri ospiti hanno fatto significativi commenti in merito alla modernità del pensiero del beato Josemaría e alla incisività delle iniziative da lui promosse: il prof. Roberto Panizza, docente di Economia Internazionale all'Università di Torino; il Ministro delle Attività produttive, on. Antonio Marzano; il dr. Cesare Romiti, presidente della RCS Editori SpA. Questi ultimi, con espressioni analoghe, hanno affermato di considerare il messaggio del Fondatore dell’Opus Dei “di grande innovazione per la sua epoca e ancora attuale”.
A conclusione dei lavori, ha preso la parola il Card. Giordano che ha sottolineato la necessità - come affermava il beato - di una classe dirigente più attenta alle istanze sociali e di un laicato cattolico più sensibile alle necessità altrui. “Dobbiamo conquistare la santità – ha ribadito il Cardinale – nel mondo del lavoro, nella scuola, in famiglia, nella vita di tutti i giorni: questa è la sfida che Escrivá propone ai credenti. Vivere la fede in ogni settore della vita con coerenza e coraggio”. “Oggi – ha concluso l’Arcivescovo di Napoli – diciamo di essere cristiani ma non lo siamo abbastanza. Una volta si battezzavano coloro i quali si erano già convertiti, oggi dobbiamo convertire coloro che sono già battezzati”.
A proposito della dottrina del beato Josemaría Escrivá sulla santificazione del lavoro, cui verranno dedicate altre iniziative nella ricorrenza del centenario, l’on. Rocco Buttiglione, Ministro delle Politiche comunitarie e docente di Scienza della Politica presso l’Università S. Pio V di Roma ha recentemente dichiarato: “In un senso più eminentemente cristiano, per il beato Escrivá il lavoro avvicina alla comunione ultima e mistica con Dio”.