L’Opus Dei è per me un grande sostegno. Mi dà il coraggio di cui ho bisogno per occuparmi della mia famiglia e del mio lavoro con continuità. Nell’Opera mi hanno insegnato a pregare, e ho imparato anche a svolgere le attività quotidiane per amore di Dio e degli altri, cercando di amare la volontà di Dio, anche se certe volte non è facile. Per me è un ottimo aiuto, perché lottare per compiere la volontà di Dio significa lottare per mettere in pratica aspirazioni importanti: rendere felice il marito e i figli, aiutare gli altri con il lavoro.
Tutto questo lo debbo a san Josemaría, che ci ha lasciato alcuni scritti e una predicazione magnifica, con insegnamenti molto aderenti alla realtà della vita, che danno un aiuto efficace nella vita quotidiana. Lo considero un Padre, un amico e un consigliere al quale mi rivolgo spesso per chiedere aiuto. Sul piano spirituale, da lui ho imparato quasi tutto, perché io, prima di conoscere l’Opus Dei, sapevo ben poco: per esempio, pensavo che l’Eucaristia fosse un semplice simbolo e che pregare consistesse solo nel recitare una serie di lunghissime preghiere... C’è una sua frase che mi ha colpita in modo particolare: “Fa’ quello che devi e sta’ in quello che fai”.
Cerco di dedicare alla famiglia le mie migliori energie e il tempo di cui ciascuno ha bisogno. Quando ritorno a casa per stare con i miei figli – alle 18,30 al massimo e due giorni alla settimana alle 16,30 – faccio di tutto per essere sorridente e per dimenticare i problemi dell’azienda, alla quale dedico assai meno ore della maggioranza degli imprenditori.
Ho sempre avuto l’orgoglio di aver fatto nascere da zero la mia azienda: volevo che fosse qualcosa di utile e nella quale io fossi il direttore di me stessa. E mi lanciai, appena laureata in Economia, contando sugli incentivi che sono previsti per i giovani imprenditori.
All’inizio pensavo di creare una società di servizi, con proposte che permettessero alla gente di conciliare la vita familiare con quella lavorativa. Però capii ben presto che, se volevo raggiungere questo obiettivo, prima dovevo aiutare quelli che lavorano in questo settore a superare la mancanza di preparazione personale.
Allora ho modificato il mio progetto, indirizzandolo verso l’aggiornamento della formazione professionale. Dopo un periodo di ricerche, ora sono convinta di poter offrire tale formazione gratuitamente alle persone che lavorano in casa propria. Attualmente ci dedichiamo soprattutto alla formazione di baby-sitters, di impiegate domestiche e delle persone che assistono gli anziani, mettendo l’accento su tutto ciò che si riferisce al governo della casa e alla cura dei bambini (prevenzione, sicurezza, rafforzamento dell’autorità dei genitori, consigli per le attività scolastiche, ecc.). In questo campo stiamo sviluppando un’offerta che credo possa essere considerata interessante.
Perciò debbo utilizzare il mio tempo al massimo, perché conciliare la vita familiare e quella professionale non è semplice. Certe volte le cose da fare si presentano tutte insieme: occuparsi dei figli, curare la casa, ecc. Io ho bisogno di lavorare senza colpevolizzarmi e cerco di stare serena sia in casa che quando sono sul lavoro.