Il santo sconosciuto, un libro per conoscere san Giuseppe

Cettina, nonna appassionata di saggi religiosi e romanzi, ha scritto un libro su san Giuseppe “frutto di tanto amore, perché ogni volta che ho chiesto aiuto mi è stato dato”. "Il santo sconosciuto" è disponibile su Amazon.

Il Santo Patriarca è una figura centrale per la storia della salvezza eppure nel Vangelo non dice nemmeno una parola, per poi sparire dopo l’episodio del ritrovamento di Gesù nel tempio: «Avevo da tanti anni il sogno nel cassetto di scrivere un libro su san Giuseppe - racconta Cettina - almeno da dopo la mia laurea. Ci sono moltissimi libri sul Santo Patriarca che mi hanno colpito: Nella bottega di Giuseppe, L’ombra del padre, In quella casa c’ero anch’io… Ho voluto riempire con la fantasia e la preghiera alcuni capitoli della vita di san Giuseppe che non ci sono stati trasmessi, proprio come ci ha insegnato san Josemaría».

Il fondatore dell’Opus Dei, infatti, invitava a pregare e a mettersi nelle scene del Vangelo come un personaggio tra gli altri[1], come qualcuno che effettivamente fosse lì mentre Gesù passava.

Cettina e la sua famiglia

Il coraggio di entrare nel Vangelo

Nelle settimane in cui papa Francesco nelle udienze del mercoledì portava avanti il ciclo di catechesi su san Giuseppe, la sorella di Cettina, alla quale era tanto legata anche perché soffriva di un diabete molto impegnativo, morì: «Nei pomeriggi di solitudine - ricorda - mi sembrava difficile anche solo pregare e parlare con lei, perché non accettavo il fatto che fosse morta».

«Se san Josemaría non mi avesse dato il coraggio - prosegue Cettina - di entrare come un personaggio tra gli altri dentro il Vangelo, non avrei avuto potuto immaginare la quotidianità della Santa Famiglia e inventarmi l’episodio del centurione che chiede a Giuseppe di costruire una croce, senza immaginare che il falegname gli possa dare una risposta negativa»:

“Noi non possiamo accettare di creare nessuno strumento di morte perché la vita ci è stata donata e non spetta a noi toglierla. Anche se il più spietato assassino dovesse pentirsi in punto di morte, ecco lo stesso riceverà la misericordia di Dio”. Il soldato rimase molto turbato da quelle parole, destinate a rimanere impresse per sempre nel suo cuore, e andò via in silenzio”[2].

«I miei figli e nipoti sono stati degli editor molto pazienti», racconta Cettina

Un san Giuseppe giovane e in forze

Dopo un anno tra ricerca storica e scrittura, il libro ha visto la luce: «Per me san Giuseppe, quando si sposano, è solo di qualche anno più grande di Maria. Aveva bisogno del vigore della gioventù per affrontare tutte le difficoltà. Era un buon partito e un professionista stimato, ma sente un vuoto dentro di sé prima dell’incontro con Maria».

«Questo libro è stato frutto di tanto amore - conclude Cettina -, perché ogni volta che ho chiesto aiuto mi è stato dato. I miei figli e nipoti sono stati degli editor molto pazienti, considerando che mia figlia è giornalista».

“Il santo sconosciuto” di Concetta Di Carlo, è disponibile su Amazon.


[1] “Ti consiglio, nella tua orazione, di intervenire negli episodi del Vangelo come un personaggio tra gli altri”. Amici di Dio, punto numero 253.

[2] Il santo sconosciuto, pp. 99-100. Nell’immaginazione dell’autrice, quel soldato è lo stesso che incontrerà il Signore anni dopo, a Cafarnao.