Il Papa ai giovani dell’UNIV: testimoniare Gesù Cristo con gioia in ogni ambiente

Circa 4.000 giovani partecipanti alla 43ª edizione del Forum UNIV hanno participato il 31 marzo mattina all’Udienza Generale con Benedetto XVI, in Piazza San Pietro.

Il Santo Padre ha salutato gli universitari, provenienti da diversi paesi, che partecipano al Congresso internazionale promosso dalla Prelatura personale dell’Opus Dei, sottolineando che “siete venuti a Roma in occasione della Settimana Santa per una esperienza di fede, di amicizia e di arricchimiento spirituale”.

Il titolo dell’UNIV 2010 è “Può il cristianesimo ispirare una cultura globale?”. A questo proposito, il Papa ha invitato i giovani a “riflettere sull’importanza degli studi universitari per formare quella ‘mentalità cattolica universale’ che san Josemaria descriveva così: ampiezza di orizzonti e vigoroso approfondimento di ciò che è perennemente vivo nell’ortodossia cattolica ”.

“Si accresca in ciascuno –ha aggiunto - il desiderio di incontrare personalmente Gesù Cristo, per testimoniarlo con gioia in ogni ambiente” (Il testo completo delle parole di Benedetto XVI è reperibile sul sito del Vaticano .

Al termine dell’Udienza, una delegazione degli universitari ha consegnato al Santo Padre una lettera di ringraziamento e di solidarietà, firmata dal presidente del Forum UNIV 2010, il giovane austriaco Robert Weber: “Grazie per aver indetto quest’Anno sacerdotale per la Chiesa e per il mondo. Vediamo che molti colgono l’occasione di fatti dolorosi per la Chiesa e per il Papa per seminare dubbi e sospetti. A questi seminatori di diffidenza vogliamo dire con chiarezza che non accettiamo la loro ideologia. Li rispettiamo, ma esigiamo da loro il rispetto per la nostra fede e il riconoscimento del diritto che abbiamo di vivere da cristiani in una società pluralista”.

Nella lettera dei giovani si legge: “Ognuno di noi, anche chi non ha il dono della fede, conosce direttamente innumerevoli sacerdoti, cappellani universitari, parroci, direttori spirituali e confessori. Li conosciamo di prima mano, non attraverso i giornali, e siamo grati per la loro presenza disponibile, efficace, sacrificata, aperta a tutti. A tutti loro, e al Papa in primo luogo, vogliamo dire: grazie!

La lettera conclude con queste parole: “Grazie, Santità, per il coraggio con il quale invita tutti i fedeli della Chiesa a seguire Cristo con una donazione totale senza lasciarci intimidire dal chiacchiericcio delle opinioni dominanti. E grazie a Dio, che ha donato al suo gregge un Pastore che fin dal primo momento ha detto che la Chiesa è giovane e viva più che mai”.