Ha inizio il Congresso generale straordinario dell’Opus Dei

Dal 12 al 16 aprile, 274 fedeli dell’Opus Dei da tutto il mondo si riuniranno a Roma con il prelato e suoi vicari per riflettere sugli statuti della prelatura e adeguarli al motu proprio “Ad Charisma Tuendum”. In questa lettera apostolica papa Francesco ha chiesto che vengano rinnovati alcuni punti del documento che definisce la missione e regola la vita della prelatura.

Nel motu proprio “Ad charisma tuendum, papa Francesco ha invitato l’Opus Dei a promuovere la sua azione evangelizzatrice e a “diffondere la chiamata alla santità nel mondo, attraverso la santificazione del lavoro e degli impegni familiari e sociali”. Il motu proprio ha modificato due articoli della Costituzione Apostolica Ut Sit (con la quale l’Opus Dei è stata eretta a prelatura nel 1982) per adattarli alla normativa introdotta recentemente dalla Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, sulla Curia romana. Inoltre, nel suo terzo articolo, il motu proprio aggiunge che gli Statuti dell’Opus Dei siano “convenientemente adeguati su proposta della Prelatura medesima, da approvarsi dai competenti organi della Sede Apostolica” (Ad charisma tuendum, n. 3).

Con queste premesse il prelato dell’Opus Dei, mons. Fernando Ocáriz, ha convocato un Congresso generale straordinario a Roma per “realizzare l’adeguamento degli Statuti dell’Opera richiestoci dal Papa in conformità alle indicazioni del motu proprio Ad charisma tuendum”.

In precedenza il prelato aveva sollecitato la partecipazione di tutti i fedeli della prelatura che desideravano segnalare dei suggerimenti specifici sul tema. In un messaggio del 30 marzo scorso ha spiegato: “I suggerimenti sono stati studiati a Roma, con l'aiuto di esperti, per presentare al Congresso proposte concrete. Quelli che non riguardavano la richiesta della Santa Sede contenuta nel motu proprio potranno essere presi in considerazione, come scrissi nel messaggio di ottobre, nelle prossime settimane di lavoro, una volta indette, e serviranno a preparare il Congresso generale ordinario del 2025. È un materiale prezioso, per il quale desidero ringraziarvi ancora”.

126 donne e 148 uomini, dei quali 90 sacerdoti, parteciperanno a questo Congresso generale straordinario. I partecipanti provengono dai cinque continenti: Africa (6,6%), America (36%), Asia (6,2%), Europa (50%) e Oceania (1,1%). Il 12 aprile, prima di iniziare le riunioni, il prelato presiederà una Messa per mettere i lavori sotto la guida dello Spirito Santo. Dopodiché i congressisti si divideranno in gruppi di lavoro per affrontare le proposte di adeguamento di alcuni punti che compongono gli statuti dell’Opus Dei.

I lavori e le conclusioni di questi giorni verranno poi presentati al Dicastero per il Clero, l’ente della Santa Sede competente sulle prelature personali. Più avanti la Santa Sede comunicherà le modifiche finali agli statuti approvati dal Papa, che in questa materia è il legislatore.

Nel messaggio già citato, mons. Fernando Ocáriz ha inoltre ricordato che “tutti i Congressi generali sono momenti molto speciali di unità in tutta l'Opera, e dell'Opera con il Santo Padre e con tutta la Chiesa. In queste settimane, desideriamo tenere particolarmente presente l'aspirazione di san Josemaría: Omnes cum Petro ad Iesum per Mariam (Tutti con Pietro, verso Gesù, grazie a Maria)”.

Sul sito dell’Opus Dei è stata aperta una sezione dedicata al Congresso, nella quale si possono trovare i documenti del Papa e della Santa Sede, i messaggi del prelato, alcune domande e risposte sul Congresso e il motu proprio, così come informazioni per la stampa sull’attualità della prelatura dell’Opus Dei. Questi contenuti si possono trovare qui.

L’Opus Dei aiuta a incontrare Gesù nel lavoro, nella vita famigliare e in tutto il panorama delle attività di ogni giorno. Oggi fanno parte della prelatura 93.600 persone, il 60% sono donne. Sono molte di più le persone che, tra cooperatori e amici dei fedeli dell’Opus Dei, partecipano alle attività di formazione cristiana organizzate dalle persone della prelatura.