Giubileo dei Giovani 2025: sei ragazzi condividono le loro speranze

Sei giovani che parteciperanno al Giubileo da diverse parti d’Italia raccontano sogni, aspettative e desideri in vista di questo grande evento della Chiesa. Tra studio, fede e amicizia, Costanza, Lorenzo, Benedetta, Gabriele, Chiara e Jacopo si uniranno a Roma a migliaia di ragazzi e ragazze di tutto il mondo.

Il Giubileo dei Giovani 2025 sarà per molti un momento unico: a raccontarcelo sono sei giovani studenti universitari provenienti da diverse città italiane, pronti a vivere l’esperienza a Roma insieme ai loro amici. Nessuno di questi, ovviamente, ha partecipato al “leggendario” Giubileo del 2000, e sono pronti per vivere una nuova pagina della storia della Chiesa.

«Sono Costanza, ho 22 anni e sono di Milano. Tre anni fa mi sono trasferita a Roma per studiare medicina all'università Cattolica. Mi piacerebbe lavorare con i bambini, quindi pediatria, ma anche la ginecologia mi ha sempre ispirato». Con lei ci saranno le ragazze di Oikia: «Siamo una decina. Non vedo l’ora di sentire il Papa. Sento che saremo tantissimi. E che farà anche tanto caldo!»

Lorenzo, 20 anni, da Cagliari, si prepara con un piccolo pellegrinaggio a piedi da Assisi a Roma insieme ad altri amici: «Sono curioso di sentire il nuovo Papa “dal vivo”. Ho avuto la grazia di poter sentire le ultime parole pubbliche di papa Francesco il giorno di Pasqua. Al Giubileo sarò insieme ad altri sei amici che insieme a me frequentano i mezzi di formazione dell’Opus Dei a Cagliari. Spero che il Signore mi permetta di continuare a migliorare in tutti gli ambiti della mia vita, specialmente nel mio rapporto con Lui».

Lorenzo, il primo a sinistra, con alcuni amici a Parigi.

Fede e amicizia verso il Giubileo

Se per qualcuno il Giubileo sarà una prima assoluta, per altri rappresenta la continuazione di un cammino. Benedetta, 24 anni, di Reggio Calabria ma da cinque anni a Milano, non nasconde l’emozione: «Con le ragazze della residenza universitaria Viscontea saremo una ventina. Ho grandi aspettative, soprattutto per la veglia: vorrei prendermi questo momento per riflettere sul mio futuro». Dopo anni pieni di studio, cerca una pausa di consapevolezza: «Mi sono mancati i momenti in cui mi fermavo e mi chiedevo: dove sto andando? Questo Giubileo è un’occasione unica per fermarmi e riflettere veramente».

Anche Gabriele, 19 anni, studente al Politecnico di Milano e residente a Torrescalla, è pronto: «Parteciperò con i ragazzi della residenza. Alla GMG di Lisbona ho scoperto quanto sia potente vedere tanti giovani uniti nella fede. Nella vita di tutti i giorni mi capita spesso di sentire che la Chiesa è vista come qualcosa di superato, ma poi incontri ragazzi come te e capisci che non sei solo».

Gabriele, il secondo da destra, con alcuni amici in vacanza.

La speranza come bussola

Chiara, 25 anni, originaria di Novara, studia sceneggiatura a Milano: «Sono molto gasata, è il primo Giubileo della mia vita! In questi anni universitari le amicizie sono state veramente preziose e assumono un significato ancora più grande in vista di questo evento. Il mio futuro? Devo imparare a guardarlo come lo guarda Dio».

Anche Jacopo, 21 anni, studente di Economia alla Bocconi, è in cammino: «Non ho ancora le idee chiare, forse lavorerò in consulenza. Questo sarà il mio primo grande evento ecclesiale. Mi aspetto un momento molto bello, con tanti giovani riuniti per il mio stesso motivo». Non ha dubbi su cosa spera: «Continuare ad amare il Signore. Essergli vicino. E non smettere mai di tenere il cuore aperto agli altri».

Costanza, a sinistra, e Benedetta, a destra

Da Milano a Cagliari, da Reggio Calabria a Roma, questi sei giovani testimoniano che la fede è ancora capace di ispirare scelte, costruire amicizie e accendere la speranza. Il Giubileo dei Giovani 2025 sarà un’occasione per ricordarlo al mondo.


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