Giovani catanesi di fronte alla crisi

A Catania nel Centro culturale Kàthane un gruppo di studentesse e professioniste fra i 18 e i 30 anni ha dato vita a un'iniziativa di volontariato per rispondere alla crisi sociale che si vive soprattutto nelle famiglie.

Sono ragazze che provengono da diverse facoltà universitarie, alcune già con qualche esperienza professionale. Il progetto prevede la creazione di un'Associazione di solidarietà familiare, "Quid familia", che possa intervenire in diversi settori avvalendosi anche di esperti nel settore della psicologia e dei servizi sociali.

In una prima riunione sono state individuate alcune linee di intervento. Per rispondere alla difficoltà delle madri nel conciliare tempi di lavoro e tempi di cura per la famiglia, la “Quid familia" propone il progetto “madri di giorno": nidi "autogestiti" in cui donne con figli mettono a disposizione il loro tempo, in diversi momenti della giornata, per dare assistenza ai figli degli altri.

Altri due ambiti di intervento individuati dalle ragazze, che comporteranno la progettazione di iniziative ad hoc, sono: attività educative integrative per bambini al di fuori dell'orario scolastico e interventi per fronteggiare il disagio che si produce a seguito di dolorose crisi coniugali. Sullo sfondo anche l'aspirazione alla possibilità di offrire servizi di affidamento e adozione, finalizzati a dare una risposta vera al desiderio di genitorialità.

Un altro ambito d'azione è quello dell'assistenza agli anziani: le ragazze inizieranno con fornire aiuto ai residenti della Casa di Riposo Monsignor Santo Bellia, a Catania.

L'Associazione non promuove solo azione ma fornisce anche formazione. Ogni tre mesi infatti le ragazze si riuniranno per un incontro di studio. Il prossimo 17 febbraio sarà dedicata una giornata di riflessione al tema dell'altruismo e dell'empatia, nella quale si terranno due conferenze: "Tanti modi di fare il bene" a cura di Fabiana Cristofari, dott.ssa di ricerca all'università di Catania e di Emanuela Fenizia, biologa; e "Comunicazione ed empatia". Si svolgeranno anche delle esercitazioni sulle dinamiche di gruppo e sulle capacità di comunicazione con gli altri.

"Affiancare i bisogni della famiglia significa curare alla radice la crisi della collettività in cui viviamo" afferma Gabriella, una delle ragazze, e prosegue: "è il cuore dell'uomo che va curato, che ha bisogno di riscoprire il senso del messaggio cristiano, una felicità che nasce dal sacrificio, dall'attenzione alle piccole cose e dall'amore tra fratelli, per mezzo della donazione di sé, strumento efficace di apostolato, attraverso piccoli e grandi gesti di carità".

Il Centro culturale Kàthane è nato nel 1982, nel tessuto catanese, per iniziativa di alcuni fedeli dell'Opus Dei insieme ad altre persone.

E' frequentato da un centinaio di studentesse, universitarie e liceali, provenienti da Catania e dalle province limitrofe. Offre attività di orientamento e supporto didattico allo studio scolastico e universitario, attraverso l'ausilio di insegnanti, tutors ed esperti nell'ambito della metodologia di studio e della didattica. E' dotato di diverse sale studio e di una biblioteca con testi e riviste per il ginnasio, il liceo e l'università. Accanto alle attività culturali sono offerte occasioni di formazione cristiana affidate alla prelatura dell'Opus Dei.