“Non è stata la GMG che mi aspettavo per quello che ho ricevuto e per come sono tornata a casa - racconta Marica, originaria di Caserta e studentessa di ingegneria biomedica a Roma -: “è stata completamente travolgente, mi ha travolto e ha stravolto molte cose della mia vita".
è stata completamente travolgente, mi ha travolto e ha stravolto molte cose della mia vita.
Qualche settimana prima della partenza per la Giornata Mondiale della Gioventù avevamo intervistato Giacomo, Alessia, Federico, Lidia, Andrea e Marica, sei ragazzi dai 18 ai 26 anni che stavano per partire per la loro prima GMG. Tornati dall’esperienza ci hanno raccontato alcuni dei ricordi più belli e dei momenti più emozionanti che hanno vissuto.
Lisbona in fermento
Nei giorni che hanno preceduto l’arrivo del Papa Lisbona si è riempita giorno per giorno, come ricorda Alessia, studentessa di Psicologia dello sviluppo all’Università Cattolica di Milano: “Man mano che si avvicinavano i giorni dell’accoglienza del Papa, della via Crucis, della Veglia e della Messa si vedevano sempre meno cittadini e sempre più pellegrini di qualsiasi età, accompagnatori e gruppi più o meno grandi. L’aria che si respirava era di gioia e di entusiasmo”.
![](http://images.opusdei.net/?url=//images.opusdei.net/?url=https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/images-opus-dei/editor/2023/8/320230828124114105195.jpg&output=jpg&il&bg=white&output=jpg&il&bg=white)
le barriere sociali normali erano totalmente abbattute: ci si urlava cori oppure ci si incitava a vicenda.
Federico, milanese di venticinque anni, continua: “Lisbona era in fermento, c'era tanta voglia di incontrare il prossimo da tutto il mondo. Oggettivamente le barriere sociali normali erano totalmente abbattute: ci si urlava cori oppure ci si incitava a vicenda qualsiasi tipo di incoraggiamento, e lo si faceva anche con persone di Paesi diversi”.
L’emozione della Veglia
Lidia, studentessa di economia all’Università Bocconi che è andata a Lisbona come tutor insieme a un gruppo di liceali, racconta uno dei momenti clou della GMG: la veglia. “Sicuramente è stata un’esperienza unica, quando mai capita di dormire con 1.5 milioni di persone e di andare a messa con loro la mattina dopo? Mi è piaciuto conoscere i miei vicini, che erano dei ragazzi napoletani simpaticissimi. Poi l’arrivo del Papa è stato accompagnato da uno spettacolo bellissimo con i droni che hanno formato la scritta Alzati in tutte le lingue e che coinvolgeva proprio nel tema della GMG: era una vera chiamata. Citando le parole usate da alcune liceali del mio gruppo: Ti bastava poco per essere felice. Dall’acqua sulla testa per il caldo a due parole con il vicino nell’attesa”.
![](http://images.opusdei.net/?url=//images.opusdei.net/?url=//images.opusdei.net/?url=//images.opusdei.net/?url=//images.opusdei.net/?url=//images.opusdei.net/?url=https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/images-opus-dei/editor/2023/8/220230828124557350307.jpg&output=jpg&il&bg=white&output=jpg&il&bg=white&output=jpg&il&bg=white&output=jpg&il&bg=white&output=jpg&il&bg=white&output=jpg&il&bg=white)
Anche Andrea, diciottenne che ha appena concluso l’ultimo anno di liceo scientifico a Roma, ha raccontato la sua esperienza: “Alla veglia il tempo è volato, forse perché ero molto preso. È durata troppo poco. Ho provato un misto di serenità e fiducia rispetto al mio futuro imminente, ai cambiamenti che ci saranno, all’inizio dell’università… e ho pensato che andrà tutto bene. Il silenzio assoluto percepito appena il Santissimo è arrivato sul palco è stato impressionante. Me ne avevano parlato, ma sperimentarlo è un’altra cosa”.
Il silenzio assoluto percepito appena il Santissimo è arrivato sul palco è stato impressionante. Me ne avevano parlato, ma sperimentarlo è un’altra cosa.
Per Giacomo, ingegnere milanese di 26 anni, “è stato stupendo condividere queste celebrazioni con così tanta gente, con tutti i miei amici e con il Papa, che ci ha ricordato le parole di san Giovanni Paolo II: No tengan miedo!”. Federico ha aggiunto: “Anche per me questo è un argomento molto pressante, quest’idea di avere paura di dire quello che si pensa o di aver paura in generale nella vita. Mi ha rincuorato sentirmi dire dal Papa che non è il caso che io tema per la mia vita”. E Alessia ha concluso: “Fin dai giorni prima era chiaro che noi fossimo tutti lì per il Papa ma in quella occasione ho davvero sentito che anche lui era lì per noi”.
Emozioni, incontri e ricordi della GMG
“Il momento che mi è piaciuto di più e che porterò nel cuore - racconta Alessia - è stata la via Crucis: mi sono emozionata nel sentire come fossero stazioni molto vicine a noi giovani e che davvero eravamo protagonisti insieme a Cristo. Non era solo spettacolo: il momento di preghiera che ho vissuto insieme al mio gruppo di amiche è stato molto toccante”.
![](http://images.opusdei.net/?url=//images.opusdei.net/?url=//images.opusdei.net/?url=//images.opusdei.net/?url=//images.opusdei.net/?url=https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/images-opus-dei/editor/2023/8/520230828124736623605.jpg&output=jpg&il&bg=white&output=jpg&il&bg=white&output=jpg&il&bg=white&output=jpg&il&bg=white&output=jpg&il&bg=white)
“In termini di incontri è stato bellissimo il momento al termine della via Crucis - le fa eco Federico -: nel giro di un quarto d’ora ho incontrato tutta una serie di persone che conoscevo, si è formata una piccola isola italiana ed è stato divertente”. Andrea ha aggiunto: “Anche noi ci siamo riuniti con i gruppi partiti da Milano, Genova e Palermo e sono riuscito addirittura a incontrare mia sorella. Ecco: in quel momento ho capito cosa significa fraternità”. Giacomo ha descritto alcuni dei momenti più epici che ha vissuto: “Ce ne sono stati tanti, ma due in particolare: il concerto di sabato con il gruppo di sacerdoti rock e il momento della sveglia di domenica mattina con Padre Guilherme - sacerdote DJ - alla consolle”.
abbiamo cominciato a ballare e a divertirci tutti insieme mentre il sole sorgeva.
Riguardo a questo Lidia ammette: “Erano le sei di mattina quindi in un primo momento abbiamo pensato tutti Ma chi ha organizzato questa cosa? Ma che abbiamo fatto di male? Il bello è che poi siamo alzati ed è stato divertente perché abbiamo cominciato a ballare e a divertirci tutti insieme mentre il sole sorgeva”.
![](http://images.opusdei.net/?url=//images.opusdei.net/?url=//images.opusdei.net/?url=//images.opusdei.net/?url=https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/images-opus-dei/editor/2023/8/420230828124756718195.jpg&output=jpg&il&bg=white&output=jpg&il&bg=white&output=jpg&il&bg=white&output=jpg&il&bg=white)
Consigli per chi vuole partecipare alla prossima GMG
Stai pensando di andare alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù ma l’esperienza ti spaventa? “Come direbbe il Papa - afferma Giacomo -, non avere paura! L’esperienza sarà sicuramente memorabile”. Secondo Marica, per partire è fondamentale avere “Il cuore libero per osservare più dettagli, per notare la GMG delle piccole cose e non solo dei grandi eventi”.
orecchie aperte alle buone luci che arriveranno!
Infine, Andrea consiglia di armarsi “di tanto spirito di adattamento: non sarà una vacanza comoda ma proprio questo la renderà ancor più bella. Vivila senza troppi schemi, spensierato: lascia parlare Dio. E anche nei momenti di stanchezza, sicuramente Lui ti dirà qualcosa di utile per te, che faccia proprio “al caso tuo”! Vivila a 360° e dopo ripensa a tutte le avventure vissute come a dei bei ricordi. Per cui: molto spirito di avventura e orecchie aperte alle buone luci che arriveranno!”.