Coltivare la fiducia (V): Una festa attesa a lungo

Quando i nostri figli crescono devono fare delle scelte e, a volte, queste non coincidono con le nostre aspettative. II passaggio alla maggiore età può spesso rappresentare un momento di confronto, soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione della festa di compleanno: in questo video si cerca di riflettere sulle opportunità di dialogo che si possono creare. Quinto video della serie “Coltivare la fiducia”.

Guida per utilizzare il video

La crescita dei figli è un processo bellissimo, ma allo stesso tempo rappresenta una sfida. Non sempre siamo pronti alla crescita dei nostri figli e, soprattutto, alle scelte che comporta la maturazione nella vita. È chiaro che la crescita è personale, però è dovere dei genitori essere vicino ai figli per aiutarli e supportarli. L’adolescenza si caratterizza spesso per una perdita del dialogo “figli – genitori”. Invece, se viene gestita bene, può rappresentare un’ottima occasione per un nuovo riavvicinamento. L’atteggiamento empatico ci offre le risorse per saper ascoltare, imparare e capire meglio l´altra persona, cioè; i figli.

In ogni cultura del mondo esistono dei momenti della vita da festeggiare in maniera particolare. Ogni figlio desidera giustamente festeggiare il raggiungimento dei 15 anni, o della maggiore età, con una festa che sottolinei l’importanza del momento: arriverà il giorno in cui un figlio chiederà ai genitori come intendono aiutarlo a festeggiare questo traguardo.

Esistono molti modi per festeggiare, ma bisogna trovare quello che più si adatta alla persona che desidera farlo.

Questo può portare a un conflitto, nel quale le parti cercano di far valere ciascuna le proprie ragioni. Situazioni simili possono peraltro crearsi in altri contesti, come un viaggio con gli amici o luoghi dove festeggiare con loro, ecc.

È bene che i genitori ascoltino tutti gli argomenti e cerchino di essere creativi rispetto ai desideri dei figli, per non generare una situazione di muro contro muro, che difficilmente porterà a qualcosa di buono. Ciò non significa assecondare tutte le richieste del figlio o della figlia, ma ragionare insieme su quello che potrebbe essere il modo di fare migliore e più autentico.

Proponiamo una serie di domande che ti possono aiutare a trarre altri vantaggi da questo video, quando lo vedrai con i tuoi amici, a scuola o in parrocchia.

Domande per il dialogo

  • Penso che i loro desideri coincidano con i miei? Come posso fare per capire cosa pensano i miei figli? Chi è il modello di vita dei miei figli? E dei loro amici? Ho un atteggiamento aperto nei loro confronti? Mi rendo conto se la forma nella quale espongo loro le mie idee è o meno adeguata alle loro capacità? Siamo consapevoli di poter ferire i figli con la nostra sfiducia? Accetto e lodo altre proposte? Cerco di parlare in modo diverso con ogni figlio? Chiedo loro le motivazioni che giustificano le loro proposte?
  • Quali sono le feste che vale la pena festeggiare? Per quale motivo è importante festeggiare il raggiungimento della maggiore età? Come festeggiano la maggior parte delle persone oggi il raggiungimento della maggiore età?
  • Quanto è consigliabile, per i genitori, coinvolgere i figli nelle questioni economiche della famiglia? L’elemento economico, rispetto all’organizzazione della festa, come si collega a quello più strettamente educativo? Come fare a spiegare con naturalezza il significato della sobrietà? Come parlare ai propri figli dei genitori, dei loro amici e delle loro amiche, quando questi compiono scelte discutibili riguardo alle feste? Esistono delle feste da poveri e delle feste da ricchi?
  • Qual è il modo in cui i figli abitualmente si relazionano con i genitori per le questioni materiali (richiesta di soldi, di vestiti, di acquisti straordinari…)? Come è bene rispondere quando i figli vorrebbero essere trattati come in altre famiglie con uno stile di vita differente? Quali sono le consuetudini familiari per il festeggiamento di ricorrenze come compleanni, lauree, promozioni…?

Proposte di comportamento

  • Assicurati che tu e il tuo coniuge abbiate un orientamento condiviso su quanto riguarda lo stile da adottare nell’organizzazione delle feste dei figli, soprattutto quelle più importanti, come la festa dei 15 anni, o il raggiungimento della maggiore età.
  • Non aspettare che tuo figlio o tua figlia ti propongano un solo tipo di festeggiamento: prova ad anticiparli con proposte creative e che mettano al centro le relazioni familiari e amicali.
  • Ascolta fino alla fine le richieste dei tuoi figli e le loro ragioni riguardo al tipo di festa che vorrebbero fosse organizzata per loro, anche se sai che sarà impossibile. Nel momento del dialogo, non ricorrere troppo al confronto tra le consuetudini al tempo dei figli e quelle al tempo dei genitori: non è un argomento molto convincente.
  • I figli sono molto attenti all’attitudine dei genitori nel dialogo: non chiudere le porte, non dare per scontato che le vostre ragioni di genitori siano loro immediatamente comprensibili. Condividi con i figli e con il coniuge l’impegno a fare la festa migliore che ci sia.

Meditare con la Sacra Scrittura e con il Catechismo della Chiesa Cattolica

Meditare con Papa Francesco

  • La stessa vita famigliare, guardata con gli occhi della fede, ci appare migliore delle fatiche che ci costa. Ci appare come un capolavoro di semplicità, bello proprio perché non artificiale, non finto, ma capace di incorporare in sé tutti gli aspetti della vita vera. Ci appare come una cosa “molto buona”, come Dio disse al termine della creazione dell’uomo e della donna (cfr Gen 1,31). Dunque, la festa è un prezioso regalo di Dio; un prezioso regalo che Dio ha fatto alla famiglia umana: non roviniamolo! (Udienza Generale, 12 agosto 2015)
  • In una società spesso ebbra di consumo e di piacere, di abbondanza e lusso, di apparenza e narcisismo, Lui ci chiama a un comportamento sobrio, cioè semplice, equilibrato, lineare, capace di cogliere e vivere l’essenziale. In un mondo che troppe volte è duro con il peccatore e molle con il peccato, c’è bisogno di coltivare un forte senso della giustizia, del ricercare e mettere in pratica la volontà di Dio. Dentro una cultura dell’indifferenza, che finisce non di rado per essere spietata, il nostro stile di vita sia invece colmo di pietà, di empatia, di compassione, di misericordia, attinte ogni giorno dal pozzo della preghiera. (Omelia, 24 dicembre 2015)

Meditare con San Josemaria

  • Ascoltate i vostri figli, dedicate loro anche il tempo vostro, date fiducia, credete a ciò che vi dicono, anche se talvolta vi ingannano; non meravigliatevi delle loro "contestazioni", giacché anche voi alla loro età siete stati più o meno contestatori; andate loro incontro, a metà strada, e pregate per loro. Se agirete secondo questo stile cristiano, quando essi avranno delle legittime curiosità, anziché rivolgersi a un amico volgare e senza pudore, si rivolgeranno a voi con semplicità. La vostra fiducia, il vostro contegno amichevole, riceveranno come risposta la loro sincerità. E tutto questo — anche se permangono piccoli contrasti e incomprensioni di poco conto — è quello che si chiama pace famigliare, vita cristiana. (E Gesù che passa, 29)
  • Credi che gli altri non abbiano mai avuto vent’anni? Credi che non siano mai stati bloccati dalla famiglia, perché minorenni? Credi che non abbiano conosciuto i problemi — piccoli o non tanto piccoli — nei quali t’imbatti?... No. Anch’essi sono passati per le stesse circostanze che tu ora attraversi, e sono diventati maturi — con l’aiuto della grazia —, calpestando il proprio io con generosa perseveranza, cedendo quando si poteva cedere e mantenendosi leali, senza arroganza e senza ferire — con serena umiltà —, quando non si poteva cedere. (Solco, 715)

  • Urge ricristianizzare le feste e i costumi popolari. —Urge evitare che gli spettacoli pubblici si trovino in questa alternativa: o insulsi o pagani.

  • Chiedi al Signore che vi sia chi s'impegni in questo lavoro urgente che possiamo chiamare “apostolato del divertimento”. (Cammino 975)
  • È necessario che si rendano conto che questa pietà semplice e sincera esige anche l'esercizio delle virtù umane, e che pertanto non può ridursi a qualche pratica di devozione settimanale o quotidiana: essa deve impregnare tutta la vita, deve dare un senso al lavoro e al riposo, all'amicizia, allo svago, a tutto. Non possiamo essere figli di Dio solo di quando in quando, anche se ci devono essere alcuni momenti particolarmente riservati a considerare e approfondire la realtà e il senso della filiazione divina, che è il nocciolo della pietà.
  • Ho detto prima che i giovani capiscono bene tutto questo. Ora aggiungo che chi cerca di vivere tutto ciò, si sente sempre giovane. Il cristiano, anche di ottant'anni, quando vive in unione con Cristo. può veramente assaporare le parole che si pronunciano ai piedi dell'altare: “Salirò all'altare di Dio, a Dio che allieta la mia giovinezza” (Sal 42,4). (Colloqui, 102).

Per continuare a riflettere: Empatia, adeguarsi agli altri