Per celebrare il 70° anniversario della pubblicazione di Cammino, il famoso libro scritto da San Josemaria Escrivà, il Centro studi Narra delle Filippine ha lanciato un concorso fotografico.

Al centro dell’obiettivo: Cammino nella vita ordinaria, aveva lo scopo di invogliare i giovani a leggere il libro. Anzi, non soltanto a leggerlo ma, piuttosto, a scoprire come i vari punti del libro possono relazionarsi con la vita reale.

Osservando la facilità con la quale i giovani usano le macchine digitali fotografando tutto quello che capita loro a tiro, abbiamo pensato che un concorso fotografico li avrebbe sicuramente interessati. Il progetto, che all’inizio prevedeva che ciascun partecipante potesse presentare tre istantanee, si è via via ampliato con l’individuazione delle categorie di concorso, la scelta dei premi, la decisione di far votare le persone on line e la mostra delle foto on line.

Alcuni partecipanti erano spinti a partecipare dai premi in palio, altri dal loro grande interesse per la fotografia. Tuttavia per noi la cosa più importante era fare in modo di mettere i concorrenti in contatto con Cammino. Alcuni di loro non ne avevano mai neanche sentito parlare ma alla fine sono rimasti veramente toccati dai contenuti. Naturalmente abbiamo incluso una copia del libro nella dotazione di ciascun concorrente.

La possibilità di votare on line ha fatto sì che ciascun partecipante ha potuto far votare la sua famiglia e i suoi amici. Sono pervenuti circa 400 voti per entrambe le categorie, il che dimostra quanto sia stato determinante il sostegno dei familiari e degli amici. I partecipanti potevano anche mettere l’annuncio su Facebook e altri social network per raccogliere anche i voti dei loro corrispondenti.

Vincitrice del primo premio per la categoria istantanee è stata Isabel Diaz, studentessa del secondo anno dell’Università delle Filippine Diliman. Avendo passato le vacanze di Natale a Gerusalemme, ci ha fatto avere la foto dell’ingresso ad una grotta, ispirata al punto 575 di Cammino “Alcuni passano per la vita come per un tunnel, e non si spiegano lo splendore e la sicurezza e il calore del sole della fede.”

Il secondo premio è andato a Isabel Abola, studentessa del secondo anno della scuola superiore PAREF Woodrose School, per la foto del suo fratellino sull’altalena, ispirata al punto 864 “Se sarete bambini non avrete dispiaceri: i bambini dimenticano subito i loro guai per tornare ai giochi abituali. —Pertanto, abbandonandovi, non avrete di che preoccuparvi, giacché riposerete nel Padre.”

Fininia Fider, anche lei studentessa del secondo anno della scuola superiore, si è classificata al terzo posto con l’immagine di un arco di pietra scattata durante un viaggio in Spagna, ispirata al punto 844 di Cammino “Innalzare magnifici edifici?... Costruire palazzi sontuosi?... Innalzino pure... costruiscano pure...

Anime! —Vivificare anime... per questi edifici... e per quei palazzi! Che belle case ci preparano!”.

Questa foto ha anche vinto il premio Scelte del pubblico.

Nella categoria Posters il primo premio è stato vinto da Kaye Tan, una studentessa del primo anno del St. Benilde College, realizzato con un mini collage di foto ispirate al punto 429 del libro “Tutto quello che si fa per Amore acquista bellezza e grandezza”.

Janelle Mendoza, matricola alla PAREF Woodrose School, ha vinto il secondo premio. La sua presentazione è un collage di fotografie in mezzo a petali adagiati sopra due mani intrecciate, il tutto ispirato al punto 293 “Nella vita interiore, hai considerato con calma la bellezza del ‘servire’ con volontà sempre rinnovata?”.

Anche lei ha vinto il premio Scelte del pubblico.

Il Terzo premio lo ha vinto Lara Castillo, studentessa dell’ultimo anno dell’Assumption College.

La sua foto ritrae una farfalla su un fiore ed è ispirata dal punto 420 di Cammino “Che poca cosa è una vita per offrirla a Dio”.

Componenti della giuria erano Ditas Bermudez, fotoreporter e scrittrice; Arlene Keh, amministratrice di una società e amante della fotografia, e Kristin Rodriguez, fotografa professionista. Inutile dire che tutte sono rimaste veramente impressionate dalla profondità di interpretazione che i partecipanti sono riusciti a dare dei diversi punti del libro, la lettura del quale ha aperto ai ragazzi orizzonti inaspettati della loro vita quotidiana; e di questo tutti loro sono stati molto grati. E anche noi.

Mia Montemayor, Manila