A Trento e a Paola

Per il X anniversario della canonizzazione di san Josemaría sono state celebrate in ottobre due messe, a Trento e nel Santuario di san Francesco di Paola.

Duomo di Trento

Il 6 ottobre, nel Duomo di Trento, l'Arcivescovo, Mons. Luigi Bressan, ha celebrato una Santa Messa in occasione del X anniversario della canonizzazione di San Josemaría Escrivá.

Nell’omelia, l’Arcivescovo ha sottolineato la novità del messaggio di san Josemaría, che è stato uno strumento prezioso di Dio per annunciare la chiamata universale alla santità.

Citando diversi passi degli scritti del santo, Mons. Bressan si è soffermato in modo particolare sulla ricerca della santità nella vita matrimoniale, anche perché le attività formative di quest’anno dell’Opus Dei a Trento sono state incentrate sulle virtù da vivere nella famiglia.

 

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È stato ricordato anche nel Santuario di san Francesco di Paola il decimo anniversario della canonizzazione di san Josemaría Escrivá. “Signore che io veda”: questa è la frase principale del Vangelo della Messa che, il 28 ottobre, molti “amici” di san Josemaría hanno avuto modo di ascoltare, approfondita poi nell’omelia del celebrante don Alfonso Guijarro.

Santuario di san Francesco di Paola

L’occasione di ritrovarsi, provenendo da diverse parti della Calabria, nell’antico Santuario di san Francesco di Paola, è stato il ricordo e il rendere grazie per il decimo anniversario di san Josemaría Escrivá. Anche se la scelta del Santuario può sembrare casuale, diversi elementi collegano la vita di questi due santi, anche se vissuti in epoche diverse e distanti.

Il primo è una curiosità: il seminario dove si formò il santo fondatore dell’Opus Dei è intitolato al santo delle Calabrie. Il secondo è un viaggio in Calabria di san Josemaría, che nel 1948 passò proprio dal Santuario, come si riscontra sia dalla sua firma sui registri delle Messe del Santuario sia su una lapide in marmo posta all’esterno.

Tornando alla frase evangelica citata all’inizio: “Domine, ut videam”, è stato ricordato come questa esclamazione del cieco Bartimeo fosse tanto cara a san Josemaría, tante volte da lui citata e rivolta al Signore. Bartimeo, nonostante fosse cieco e ostacolato, ottiene di avvicinarsi al Signore e, risanato, di seguire Gesù nella vita di tutti i giorni.