Saluto del Prelato al Santo Padre del 7 ottobre 2002
Parole di saluto di mons. Javier Echevarría al Santo Padre nell'udienza per la canonizzazione di Josemaría Escrivá in Piazza San Pietro il 7 ottobre 2002.
Discorso del Papa di lunedì 7 ottobre
Giovanni Paolo II ha incontrato i pellegrini convenuti per la canonizzazione di San Josemaría Escrivá. "Si potrebbe dire - ha detto il Papa - che egli fu il santo dell'ordinario". Riportiamo il discorso del Papa in italiano.
Omelia del Prelato del 7 ottobre 2002
Omelia di mons. Javier Echevarría nella Messa di ringraziamento per la canonizzazione di Josemaría Escrivá. "Se il secolo XX - ha detto -è stato testimone della «riscoperta» di questa chiamata universale, il secolo che stiamo percorrendo deve caratterizzarsi per una più effettiva ed estesa messa in pratica di tale insegnamento".
“Grazie a lui ora amo le rinunce”
Leonardo Mondadori si è convertito proprio seguendo la dottrina di Escrivá.
D’Alema: “Un simbolo della storia della Chiesa”
Il tributo del presidente dei Ds alla figura del prete spagnolo
Omelia del Prelato del 10 ottobre 2002
Omelia di mons. Javier Echevarría nell'ultima messa di ringraziamento per la canonizzazione di Josemaría Escrivá. La cerimonia si è svolta il pomeriggio del 10 ottobre nella basilica di Sant'Eugenio a Roma.
«Escrivá ha riempito il mondo di miracoli»
"Parla monsignor Capucci, postulatore della causa di canonizzazione del Beato spagnolo". Riportiamo un articolo uscito mercoledì 2 ottobre su "Il Tempo"
Centinaia di volontari
I volontari sono arrivati a Roma a partire dal 29 settembre e pernotteranno, in diversi gruppi, nei locali del Dipartimento della Protezione Civile a Castelnuovo di Porto, nella Residenza Universitaria Internazionale e nell’area dei pellegrini del Santuario del Divino Amore. Rimarranno in città fino al 10 ottobre. Per i 1.850 volontari sono stati previsti specifici momenti di preghiera.
Santità, una meta per tutti
“Al centro dell’annunzio evangelico c’è l’incarnazione per cui Dio e uomo s’incontrano talmente strettamente da avere in un uomo, Gesù di Nazaret, la suprema presenza ed epifania divina”. Riportiamo la risposta di mons. Ravasi a una lettera da Milano, pubblicata su “Il Sole 24 ore” del 3 novembre 2002.


