L’Africa e il messaggio di Josemaría
La meta che vi propongo — meglio, quella che Dio propone a tutti quanti — è la santità. Questo richiamo de Josemaría Escrivá arrivò in Africa cinquant’anni fa. Lydia Waithera racconta nell'articolo che il messaggio è stato ricevuto come una comunicazione personale, voce intima di un amico che dà luce alle cose più normali della vita.
Recuperare l’unità di vita
L’umanizzazione del lavoro si otterrà quando nel lavoro porteremo Dio e, con Lui, un orizzonte che dà senso alla vita. Per questo, il Cardinale Schönborn propone nel seguente articolo la promozione di una "ecologia umana del lavoro", cosa a cui il Cristianesimo ha contribuito sempre con grandi maestri.
Per una lettura di san Josemaría
Il tempo che ci prospetta Josemaría Escrivá è il luogo normale di estrinsecazione dell'avventura umana. Tutto s'incentra sul discorso evangelico dei talenti, che non possono essere sperperati né tenuti nascosti; il tempo amico è quello pieno di attese e fiducioso nella nostra creatività.
Ratzinger: i santi, non «eroi» ma amici di Dio
Riportiamo un articolo uscito su “Avvenire” del 15 marzo 2002 sulla presentazione, tenutasi a Roma il 14 marzo, del libro di Giuseppe Romano “Opus Dei. Il messaggio, le opere, le persone”, edito dalle Edizioni San Paolo. All’incontro erano presenti il Cardinal Ratzinger, il Prelato dell’Opus Dei mons. Javier Echevarría
Senso e valore della vita quotidiana
Josemaría Escrivá invita i cristiani a cercare i tesori della vita di Dio nella vita quotidiana, che è il mondo più concreto e reale che le persone abbiano e che costituisce una sfida costante alla propria identità, al proprio bisogno di senso.
Santità: una meta per tutti
“Al centro dell’annunzio evangelico c’è l’incarnazione per cui Dio e uomo s’incontrano talmente strettamente da avere in un uomo, Gesù di Nazaret, la suprema presenza ed epifania divina”. Riportiamo la risposta di Mons. Ravasi a una lettera da Milano, pubblicata su Il Sole 24 ore.
Al simposio “Testimoni del secolo XX, maestri del secolo XXI”
Il secolo XX è stato – come tutti i periodi della storia della Chiesa – ricco di santi, di testimoni di Dio. Volgere lo sguardo alle loro figure deve contribuire a risvegliare in noi il desiderio che germini in molti cuori il seme che Dio ha seminato con le loro vite, con le loro lotte.
La perenne attualità di un messaggio
San Josemaría fu il santo del quotidiano. Il suo messaggio è semplice e piano, aperto a tutti, persino ai bambini e agli analfabeti: «Tutti sono chiamati alla santità, il Signore chiede amore a ciascuno: giovani e anziani, celibi e sposati, sani e malati, dotti e ignoranti, dovunque lavorino, dovunque si trovino»
L’ombra del Padre
Poche ore dopo il suo ritorno da un viaggio in Terra Santa, Dio chiamò alla sua presenza Mons. Alvaro del Portillo, Vescovo Prelato dell’Opus Dei e primo successore del fondatore san Josemaria Escrivà. Pochi giorni dopo Flavio Capucci ricordava una confidenza che Mons. Del Portillo gli fece un giorno nel suo ufficio.
Contemplazione in mezzo al mondo
Fra le caratteristiche che mi sembrano più adatte a descrivere la figura di Josemaría Escrivá, il fondatore dell' Opus Dei ne riprenderò qui soltanto una: l'unità di vita