Opus Dei

In questi giorni molte parti del mondo sono in quarantena. In alcune zone del pianeta si è stati costretti persino a sospendere la celebrazione pubblica dell’Eucaristia. Supplichiamo Dio di uscire da questa situazione, in modo che al più presto possa toccare nuovamente le nostre anime attraverso la Comunione sacramentale.

In questi giorni di quarantena la maggioranza di noi ha grandi difficoltà a confessarsi. Probabilmente è ancora lontano il momento del ritorno alla normalità; tuttavia, quando ci vede pentiti, Egli stesso corre verso di noi, emozionato, felice e orgoglioso di noi, quando ritorniamo a casa.

La Penitenzieria Apostolica concede il dono di “indulgenze speciali” ai fedeli colpiti dal Covid-19, al personale medico e sanitario, ai loro famigliari e a tutti quelli che, anche solo con la preghiera, sostengono chi è malato. Ai fedeli viene inoltre ricordata la possibilità dell'assoluzione collettiva in questo momento di emergenza sanitaria.

Come facciamo a incontrare Gesù quando non possiamo andare a Messa? Una meditazione audio di don Carlo De Marchi.

In occasione della festa di san Giuseppe il prelato dell’Opus Dei invita ad avere “la certezza dell’impossibile”, come l’ebbe il santo patriarca, “un uomo dal sorriso permanente, sempre pronto a stringersi nelle spalle”. Meditazione predicata nella chiesa prelatizia di Santa Maria della Pace (Roma, 19 marzo 2020).

In questa udienza papa Francesco parla della beatitudine della misericordia: "La misericordia è il cuore stesso di Dio!"

Una meditazione audio di don Mario Filippa sulla figura di san Giuseppe, il padre terreno di Gesù.

"San Giuseppe è un padre di famiglia, stretto tra la gioiosa e pressante responsabilità di coloro che gli sono affidati, e la necessità di affrontare un’avversità più grande di lui". Una riflessione sul padre di Gesù, a cura di don Luca Fantini.

In questo messaggio, don Normann Insam invita le famiglie ad unirsi alla recita del Rosario indetta dalla CEI per invocare la protezione di san Giuseppe, Custode del Signore e dell’umanità.

In Italia il coronavirus sta determinando una grave emergenza sanitaria che crea come conseguenza molti problemi. Benché non sia il più grave, la noia è uno di questi. Alcuni ragazzi si sono organizzati a distanza per aiutarsi a vicenda in questa situazione particolare.