Qualcosa di grande e che sia amore (II): Ciò che potrebbe essere la tua vita
Ogni cristiano sogna che il suo nome sia scritto nel cuore di Dio. In questo secondo testo della serie sulla vocazione – “Qualcosa di grande e che sia amore” – si contempla questa verità.
Per me, vivere è Cristo (V): Il motivo più soprannaturale
La legge “amare Dio sopra tutte le cose e il prossimo come se stesso” non è un precetto qualsiasi. L’amore non si può pretendere, e Dio ci invita a partecipare di Lui soltanto dopo aver mostrato all’uomo il suo infinito affetto e le sue cure.
Per me, vivere è Cristo (VIII): Far piacere a Dio
La chiamata del Signore a «essere perfetti come il Padre celeste» (Mt 5, 48) consiste nel vivere come figli di Dio, consapevoli del valore che abbiamo ai suoi occhi, ancorati alla speranza e alla gioia che nasce dal sentirci figli di un Padre così buono.
Qualcosa di grande e che sia amore (I): Gesù viene incontro a noi
Primo articolo di una serie intitolata “Qualcosa di grande e che sia amore”, dedicata al discernimento vocazionale, perché ogni uomo e ogni donna sono chiamati a scoprire il progetto di Dio sulla propria vita.
Per me, vivere è Cristo (VII): Il senso della missione (II)
Il dinamismo proprio dell’apostolato è la carità, che è un dono divino: «in un figlio di Dio, amicizia e carità formano una cosa sola: luce divina che dà calore» (Forgia, 565). La Chiesa cresce per mezzo della carità dei suoi fedeli e soltanto in un secondo tempo arrivano la struttura e l’organizzazione, come frutti della carità e per essere al suo servizio.
Per me, vivere è Cristo (VI): Il senso della missione (I)
Vivere con il senso di una missione vuol dire la consapevolezza di essere inviati dal Signore per portare il suo Amore a tutti coloro che ci stanno attorno. Per far questo dobbiamo decidere momento per momento – con l’aiuto dello Spirito Santo – che cosa fare, in funzione della missione, che dà un contenuto e uno scopo al nostro passaggio sulla terra.
Per me, vivere è Cristo (IV): Arrivare alla persona nella sua integrità: il ruolo degli affetti (II)
Gli atti volontari contribuiscono a creare una connaturalità affettiva con il bene verso il quale si muove la volontà. Perciò appare fondamentale volere il bene autentico e confidare nel tempo. In tal modo si vive pienamente la realtà, che ci permette di scoprire l’immenso panorama del mondo interiore.
Per me, vivere è Cristo (III): Arrivare alla persona nella sua integrità: il ruolo degli affetti (I)
Alcune persone, quando pensano alla formazione, tendono a considerarla un sapere. Tuttavia, un concetto di questo tipo non è sufficiente: per arrivare all’integrità della persona bisogna pensare alla formazione come a un modo di essere. Si tratta di un obiettivo molto più elevato: immergersi nel mistero di Cristo e lasciare che la grazia ci trasformi progressivamente per renderci conformi a Lui.
La luce della fede (VII): La vita senza Dio
Dio è un Padre amorevole che ha creato l’uomo perché raggiungesse la felicità. L’uomo, però, ha disubbidito e ha preferito se stesso, anziché l’Amore di Dio.
Per me, vivere è Cristo (II): La via della contemplazione
Avviarsi sulla via della contemplazione significa lasciare che lo Spirito Santo operi perché Egli rifletta in noi il volto di Cristo in tutte le situazioni della vita.









