Commento al Vangelo: Coloro che osservano la parola di Dio

Vangelo e commento del martedì della 7ª settimana di Pasqua. Come gli apostoli, anche noi vogliamo osservare le parole di Dio e trovarvi luce per la nostra vita, forza per il nostro lavoro di ogni giorno, protezione nelle difficoltà.

Vangelo (Gv 17, 1-11 a)

Così parlò Gesù. Poi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l'ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te.


Commento

Parlando con il Padre, Gesù si riferisce ai suoi discepoli chiamandoli coloro che “hanno osservato” la parola di Dio (cfr. Gv 17, 6). In effetti, ormai da tre anni gli apostoli hanno cominciato ad ascoltare le divine parole che uscivano dalle labbra di Gesù. «Sulla tua parola getterò le reti» (Lc 5, 5) un giorno aveva detto Pietro a Gesù e, grazie a tale fiducia, poté miracolosamente sollevare le reti piene di pesci. Gli apostoli erano stati attratti dal Maestro per la forza della sua parola e così si aprì loro un mondo nuovo, colmo di speranza.

Anche noi vogliamo essere quelli che osservano la parola di Dio. Coloro che non si conformano a una visione superficiale del mondo, dell’uomo e del suo destino. Coltiviamo la parola, quando meditiamo nella nostra orazione personale e ci chiediamo: cosa vuole dirmi Gesù con il brano della Messa di oggi? Cosa mi dice il pensiero che mi ha trasmesso un amico e che non mi ha lasciato indifferente? Che cosa mi suggeriscono le circostanze e i problemi che affronto in famiglia?

Le parole di Gesù proteggono anche noi. Se le lasciamo crescere nel nostro cuore diventano come un albero alla cui ombra troviamo rifugio e riposo. Ognuno può avere un elenco di frasi della Scrittura che gli piacciono in maniera particolare: versetti dei Salmi, dei Vangeli, delle lettere di san Paolo, ecc. Queste frasi ci servono per la nostra orazione personale, per riprendere coraggio nel mezzo delle difficoltà, per chiedere luce quando dobbiamo prendere decisioni, ecc.

Se osserviamo le parole di Gesù possiamo stare nel mondo senza timori, perchè sappiamo che tutto è stato fatto proprio da Lui, il Verbo Divino. Ci rendiamo conto che tutto ha una ragione e che il nostro cammino è diretto verso «la gloriosa libertà dei figli di Dio» (Rm 8, 21).

Rodolfo Valdés