VII Incontro Mondiale delle Famiglie

Il Cardinale Ennio Antonelli, il Cardinale Angelo Scola e il Professor Pierpaolo Donati sono intervenuti alla Conferenza Stampa di presentazione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie, in programma dal 30 maggio al 3 giugno a Milano, sul tema: "La famiglia: il lavoro e la festa"

Città del Vaticano, 22 maggio 2012 (VIS).

Il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, il Cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano (Italia), e il Professore Pierpaolo Donati, Ordinario di Sociologia della Famiglia all'Università di Bologna, sono intervenuti, questa mattina, presso la Sala Stampa nella Santa Sede, alla Conferenza Stampa di presentazione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie, in programma dal 30 maggio al 3 giugno a Milano, sul tema: "La famiglia: il lavoro e la festa".

Il Cardinale Ennio Antonelli ha illustrato le varie attività in preparazione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie, annunciato dal Santo Padre alla fine del precedente incontro a Città del Messico, nel 2009. In questi ultimi tre anni il Pontificio Consiglio per la Famiglia e l'Arcivescovo di Milano, con i suoi collaboratori, si sono più volte incontrati per un lavoro unitario di preparazione.

Fra le attività del Dicastero orientate alla preparazione dell'Incontro di Milano, il Cardinale Antonelli ha citato le Catechesi preparatorie tradotte in undici lingue: italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, polacco, ungherese, romeno, arabo, russo; Il Seminario Internazionale di Studio “La famiglia cristiana soggetto di evangelizzazione” (Roma, 2009); la XIX Assemblea Plenaria su “I diritti dell’Infanzia”, (Roma, 2010); il Seminario Internazionale di Studio con le Associazioni Pro-Vita (Roma, 2010); il Congresso internazionale “La famiglia cristiana soggetto di evangelizzazione” (Roma, 2010), la XX Assemblea Plenaria nel XXX anniversario della Esortazione Apostolica "Familiaris consortio" e della creazione del Pontificio Consiglio per la Famiglia (Roma, 2011).

Il Cardinale Antonelli ha presentato l'"Enchiridion" che raccoglie i più recenti insegnamenti della Sede Apostolica sui temi della famiglia e della vita umana negli ultimi anni del pontificato di Giovanni Paolo II e negli anni di pontificato di Benedetto XVI dal 17 maggio 2005 al 31 dicembre 2011. "Lo scopo della pubblicazione - ha spiegato il Cardinale - è quello di offrire un utile strumento di consultazione agli operatori della pastorale familiare, alle associazioni, ai movimenti pro-familia e pro-life, agli studiosi, ai docenti, ai politici. Amplissimo è il ventaglio delle tematiche toccate; ne segnalo alcune: teologia e antropologia della famiglia (...) matrimonio interreligioso, regolazione della fertilità, demografia, etica della vita dal concepimento alla morte naturale e della salute, diritti dei minori, interrelazione di famiglia, lavoro e festa, la famiglia soggetto di evangelizzazione,(...) attenzione alle situazioni canonicamente irregolari...".

Il secondo volume presentato è stato "La famiglia risorsa della società", una importante iniziativa del Pontificio Consiglio per la Famiglia in preparazione all'Incontro di Milano. "Si tratta - ha precisato il Cardinale Antonelli - di una ricerca di sfondo e di una nuova ricerca, da cui emergono i diversi contributi, positivi e negativi, che le varie tipologie di famiglie e di convivenze portano alla società".

Il Cardinale Scola ha ricordato che il tema dell'Incontro "collegando i tre aspetti fondamentali della vita quotidiana di ogni uomo - famiglia, lavoro, riposo (festa) - fa emergere con forza due tratti costitutivi (...) dell’umana esperienza, a tutte le latitudini: l’unità della persona e il suo essere sempre in relazione. Così il VII Incontro ha saputo interpretare sia la permanente validità di queste tematiche, sia la peculiarità del momento storico".

"La famiglia fondata sul matrimonio fedele tra un uomo ed una donna ed aperta alla vita, al di là di tutte le evoluzioni culturali che la caratterizzano, continua ad imporsi come la via maestra per la generazione e la crescita della persona. In essa il bambino (...) intravvede il futuro come promessa. (...) Fin dalla prima infanzia tutti scopriamo il senso del lavoro, prima nella sua versione scolastica e poi come professione. Attraverso il lavoro, (...) sviluppiamo relazioni sociali articolate (...). Troviamo il gusto dell’edificazione (...) ma, soprattutto, assaporiamo la fiducia reciproca, imprescindibile collante della convivenza tra gli uomini".

La vita ci impone il suo passo, (...) e domanda un ordine tra affetti e lavoro. In questo ci aiuta il riposo che ne scandisce il ritmo. (...) La festa è il vertice del riposo, per l’uso gratuito e comune del tempo e dello spazio che è fonte di gioia. L’uomo si riconcilia con sé, con gli altri e con Dio. Non a caso alla festa si sono sempre volte tutte le tradizioni religiose".

Infine l'Arcivescovo di Milano ha citato la risonanza che il VII Incontro delle Famiglie sta avendo nei mezzi di comunicazione ed ha affermato che la famiglia è al centro dell'attenzione poiché è "'un capitale sociale' che necessita di politiche specifiche, forse anche sulla scia della grave crisi che stiamo attraversando". Inoltre il Cardinale ha dato alcune cifre relative al numero dei partecipanti all'Incontro: sono oltre un milione i fedeli che assisteranno alla Messa celebrata dal Papa e 300.000 le persone che parteciperanno alla Festa delle testimonianze.

In Sala Stampa Vaticana è intervenuto anche il professor Pierpaolo Donati, ordinario di Sociologia della Famiglia all'Università di Bologna che, per l'occasione ha presentato il suo libro Famiglia risorsa della società (Il Mulino, 2012).

Il professor Donati ha illustrato il saggio da lui curato, frutto di un'approfondita ricerca, articolata attorno ad una domanda ormai ricorrente nell'opinione pubblica: la famiglia è ancora una risorsa per la persona e per la società, oppure invece è una sopravvivenza del passato che ostacola l'emancipazione degli individui e l'avvento di una società più libera, ugualitaria, e felice?

Partendo dall'archetipo di “famiglia normo-costituita” (ovvero marito e moglie, con almeno due figli), l'indagine di Donati fa emergere che la destrutturazione di questa definizione familiare non migliora – semmai peggiora la condizione esistenziale degli individui, destinati, in questo modo, a diventare soggetti passivi, piuttosto che protagonisti della società, in grado di generale “capitale umano e sociale”.

La pubblicazione si prefigge, tra gli obiettivi, di scardinare luoghi comuni come quello del “familismo amorale”, secondo il quale all'interno della famiglia, il giovane viene educato ad una sostanziale indifferenza ed irresponsabilità nei confronti della società e dei doveri civici.

La realtà, ha spiegato Donati, è che la famiglia non è responsabile di tale indifferenza sociale, piuttosto ne è la vittima, mentre sono lo stato e il mercato che hanno avuto negli ultimi anni un ruolo negativo in tal senso.

La famiglia, inoltre, è sempre un “gioco a somma positiva”, in quanto se da un lato generare molti figli diminuisce le risorse economiche a disposizione, dall'altro si registra un rapporto inversamente proporzionale tra “ricchezza economica e ricchezza relazionale”.